L’ultimo atto della Copa del Rey si gioca al Nou Camp, dove Barcelona e Athletic Bilbao, espressioni calcistiche di due identità forti, quella catalana e quella basca, si sfidano per la finale, in una partita che, a dispetto del trofeo in palio, ha ben poco di monarchico. Il Barcelona di Luis Enrique, a caccia del secondo tassello per il triplete , scende in campo con il consueto 4-3-3. In porta va Ter Stegen , in difesa da destra verso sinistra Dani Alves, Piquè, Mascherano e Jordi Alba, a centrocampo Rakitic, Busquets e Iniesta, tridente d’attacco composto da destra verso sinistra da Messi, Suarez e Neymar. L’Athletic Bilbao di Ernesto Valverde risponde con un 4-2-3-1 camaleontico con Herrerin in porta, in difesa da destra verso sinistra Bustinza, Laporte, Exteita e Balenziaga, cerniera mediana composta da Benat e San Josè, sulla trequarti da destra verso sinistra Iraola, Mikel Rico e Williams, Aduriz unica punta. Arbitra Velasco Carballo. Dopo una fase di studio durata 10 minuti, senza particolari acuti, la partita si accende. Messi pennella con il mancino in area per Neymar , che al volo batte Herrerin, ma il gol è annullato per un fuorigioco molto dubbio. Un minuto dopo Suarez, imbeccato in area da Rakitic, carica un destro che costringe Herrerin alla respinta con i piedi. Il Barcelona guadagna metri e tiene alta la pressione offensiva. Una pressione che al 20’ si concretizza nel vantaggio blaugrana. Messi parte da destra, si beve con un tocco Benat, Balenziaga e Mikel Rico, si invola in area, salta anche Laporte e carica un sinistro secco che trafigge Herrerin sul suo palo: 1-0. Il gol da ulteriore entusiasmo ad un Barcelona già in palla, che prova a mettere in ghiaccio la partita. Al 25’ Suarez mette un pallone in mezzo all’area che costringe Herrerin ad un prodigioso anticipo su Neymar. Il portiere basco replica un minuto dopo smanacciando in corner un tiro da posizione ravvicinata di Piquè. Al 28’ Dani Alves con un gran esterno no-look imbecca Neymar, che aggancia alla grande il pallone e calcia, non trovando la porta di poco. L’Athletic è schiacciato nella sua metà campo, il Barca fa quello che vuole e al 35’ raddoppia. Rakitic serve Suarez sulla destra in area, l’uruguaiano mette al centro per Neymar che a specchio aperto non sbaglia: 2-0 e partita in ghiaccio. L’Athletic Bilbao, tramortito dai blaugrana, si affaccia dalle parti di Ter Stegen per la prima volta al 40’ con Williams che su un cross dalla destra di Iraola, carica un destro al volo che esce di poco. Tre minuti dopo, Messi ci prova su punizione dai 25 metri, costringendo Herrerin ad un altro grande intervento. E’ l’ultima occasione del primo tempo. Nella ripresa rientrano gli stessi effettivi della prima frazione di gioco. Il Barcelona gioca decisamente in scioltezza, mentre l’Athletic continua ad avere difficoltà evidenti nel proporsi in avanti. Al 56′ Luis Enrique concede il campo a Xavi (alla sua ultima partita al Nou Camp) che entra al posto di Iniesta. Valverde risponde due minuti dopo gettando nella mischia Susaeta, giocatore più offensivo, al posto di Iraola. Il cambio però non sortisce grandi effetti. Al 73′ , alla prima vera occasione della ripresa, il Barcelona sentenzia la partita. Uno-due tra Dani Alves e Neymar sulla destra, il terzino la mette al centro dell’area per Messi, che anticipa Laporte e batte Herrerin: 3-0. Valverde immediatamente dopo il gol manda in campo Ibai Gomez e Iturraspe al posto di Benat e Mikel Rico con l’obiettivo di ridurre un passivo pesante ma giusto. Luis Enrique risponde anche lui con un doppio cambio inserendo Mathieu e Pedro al posto rispettivamente di Jordi Alba e Suarez. All’ 80′ l’Athletic Bilbao trova il gol della bandiera. Cross dalla destra di Ibai Gomez in area, Williams prende il tempo a Busquets e di testa batte Ter Stegen. La rete desta l’Athletic dal torpore ed i baschi si fanno vedere con più insistenza dalle parti di Ter Stegen, con Ibai Gomez che tra l’ 81′ e l’ 83′ si rende pericoloso due volte, prima con un tiro al volo da fuori bloccato da Ter Stegen e poi con un sinistro in area che però non inquadra la porta. All’ 86′ Neymar fa la bicicletta a Bustinza, la giocata del brasiliano suona come irrisoria e gli animi si infiammano, con Velasco Carballo che ha bisogno del suo tempo per dirimere il mischione e calmare gli animi. Al 91′ Xavi calcia una gran punizione dai 20 metri, Herrerin riesce a smorzarla sul palo. E’ l’ultima occasione del match. La Copa del Rey va al Barcelona, che vince il trofeo per la ventisettesima volta, realizzando il double campionato-coppa e mandando un segnale importante in vista della finale di Champions League in programma sabato prossimo.
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Laureato in Storia, proiettato nell'attualità, intossicato dal presente e incuriosito dal futuro. Appassionato di calcio, esaltato dal basket, catturato dal rombo di motore della Formula 1. Rimpiango i tempi che furono ma credo comunque nel domani.