Radamel Falcao, centravanti straordinario. Ma che maglia vestirà l’anno prossimo? Dipende tutto da Mendes.
Quella di Falcao è una vera e propria odissea, trasferimenti su trasferimenti in attesa di una squadra che lo possa accogliere in maniera permanente. Al contrario dell’eroico Ulisse, che ha affrontato innumerevoli avversità per giungere finalmente alla sua casa, il lungo viaggio di Falcao non ha nessun elemento di nobiltà, se vogliamo dirla tutta, il colombiano rappresenta l’emblema del calciatore moderno, una merce. Un burattino nelle mani di Jorge Mendes.
Dopo ben quattro anni passati al River Plate, nell’estate del 2oo9 il Porto lo acquista per 5.43 milioni di euro. In quel momento Falcao diviene oggetto di una spietata speculazione, il fondo Doyen ne acquista il 51% delle quote e il suo agente diviene nientemeno che Jorge Mendes. In due anni il valore del giocatore schizza alle stelle, grazie ai suoi gol i lusitani conquistano due campionati portoghesi, due coppe nazionali e l’Europa League vinta in finale per 1-0 contro il Braga proprio grazie al gol di Falcao.
Nell’estate del 2011 il colombiano è considerato uno dei migliori attaccanti del panorama internazionale, ma ad acquistarlo non è un top club, bensì l’Atletico Madrid che decide di rimpiazzare Aguero con il colombiano versando nelle tasche della Doyen e di Mendes ben 40 milioni, qualcosa sarà certamente avanzato per il Porto. Non è un caso che El tigre sia approdato proprio all’Atletico, i colchoneros infatti assieme al Siviglia e al Getafe successivamente, in quella stagione hanno come main sponsor proprio il fondo Doyen.
L’Atletico ha trovato un grande attaccante, nella prima stagione Falcao concede il bis in Europa League battendo per 3-0 l’Atletico Bilbao, la vittima più illustre sarà però il Chelsea nella finale di Supercoppa UEFA nell’estate del 2012. I colchoneros si impongono per 4-1 con tripletta del colombiano. Gli occhi di Abrahmovic sono tutti per l’attaccante che ha strapazzato i suoi Blues. Nei giorni successivi alla partita, dall’Inghilterra rimbalza un rumor, il Chelsea infatti avrebbe acquistato per 60 milioni l’attaccante ma sarà tesserato solo nella stagione che verrà. La notizia proviene dal profilo twitter di un agente non identificato, ma secondo i media di tutto il mondo, per alcuni mesi la notizia sarà cosa certa. Ulteriori indagini sveleranno che l’agente altri non era che un ragazzino inglese di 19 anni che si è divertito a giocare con l’informazione.
L’estate successiva Falcao lascerà l’Atletico, verso una destinazione del tutto clamorosa: il Monaco. La squadra del principato acquistata dall’oligarca russo Rybolovlev ha grandi ambizioni e si affida a Jorge Mendes per un progetto competitivo. La maggior parte dei giocatori che quell’estate si trasferiscono al Monaco, sono rappresentati dalla Gestifute (la compagnia di Mendes): Falcao, Moutinho, James Rodríguez, Kondogbia… questo permette all’agente di portoghese di guadagnare ben 60 milioni di commissioni oltre a una percentuale sul cartellino di Falcao che rimane nonostante tutto rappresentato anche dalla Doyen.
Nel Monaco Falcao gioca solamente un anno, Mendes sta già preparando il terreno per un’altra operazione di mercato, dopotutto se i suoi beni rimangono fermi, non producono soldi. Il trasferimento avviene nelle ultime ore della scorsa estate, anzi, più precisamente si tratta di un prestito, direzione Manchester United per la modica cifra di 18 milioni e un diritto di riscatto a 42 milioni, in questo modo l’agente portoghese si è guadagnato ben due commissioni sul trasferimento del suo assistito.
Dopo una stagione sottotono Falcao non verrà riscattato dal Manchester United, gli infortuni hanno condizionato gravemente il suo inizio di stagione e i 4 gol messi a segno in Premier sono troppo pochi per giustificare un investimento di tale portata. El Tigre tornerà al Monaco, ma sarà solo di passaggio. Mendes avrà sicuramente in mente un piano, starà già prendendo i contatti. Se sarà la Juventus, il Real Madrid, o qualsiasi altra squadra ad aggiudicarsi le prestazioni del colombiano non possiamo saperlo. Ma siamo certi di una cosa. Mendes ha vinto. Ancora.
(foto: www.indopos.co.id)