Monaco: un mercato “portoghese”?

MONACO . Potrebbe tingersi sempre di più dei colori del Portogallo la squadra del Principato di Monaco. Nelle ultime ore, infatti, i temi più caldi del calciomercato monegasco hanno tinte portoghesi. In primis, come riferisce L’Equipe, si parte dall’ipotetico rinnovo di Ricardo Carvalho che sarebbe disposto ad una diminuzione dello stipendio (attualmente di 3 milioni annui) pur di prolungare di un’ulteriore stagione il suo contratto, in modo da arrivare al prossimo Europeo 2016.

I dirigenti del Monaco sembrerebbero propensi a trovare un accordo con il difensore, mentre l’intesa appare lontanissima con Dimitar Berbatov, anche lui in scadenza al 30 giugno. Il bulgaro ha uno stipendio molto elevato (3,6 milioni annui) ed il suo rendimento non giustifica un esborso così grande per un’altra stagione. Considerando che le pretese economiche del giocatore rimarranno inalterate, è molto probabile una partenza dell’attaccante al termine del contratto.

Sul fronte offensivo, potrebbe comunque arrivare un nuovo giocatore dal Portogallo . Si tratta di Carlos Mané, 21enne dello Sporting Lisbona, autore di 9 reti e 6 assist in questa stagione. Mané, lanciato in prima squadra da Jardim diurante la sua esperienza con i lusitani, può giocare sia esterno che punta centrale. Il suo nome è stato accostato ad alcune squadre inglesi, ma secondo il giornalista francese Nicolas Vilas, il club monegasco avrebbe già presentato un’offerta ufficiale.

Infine, il nome nuovo del mercato del Monaco è il franco-portoghese Raphael Guerreiro, terzino sinistro del Lorient. Guerreiro (nella foto, www.ouest-france.fr), che ha scelto di vestire la maglia della nazionale portoghese (goal all’esordio contro l’Argentina), è uno dei giovani emergenti della Ligue 1 (7 reti e 5 assist in questa stagione) ed ogni volta che ha incontrato il Monaco (con Caen, in Ligue 2, e Lorient) ha sempre sfoderato buone prestazioni. Nonostante possa giocare anche centrocampista, il suo arrivo a Montecarlo potrebbe presupporre la partenza di Kurzawa, decisamente sottotono nel girone di ritorno.