In casa Borussia Dortmund di chiude un’era, ma manca ancora la finale di Dfb Pokal…
E’ l’ultima giornata di Bundesliga, ma è soprattutto l’ultima di Jurgen Klopp sulla panchina del Borussia Dortmund in campionato. Il Borussia Dortmund affronta il Werder Brema nel primo dei due match-point per l’Europa League (il secondo è la finale di coppa contro il Wolfsburg), Europa League che è anche l’obiettivo della squadra di Skripnik. Ma Di Santo e compagni per giocare in Europa il prossimo anno hanno una sola possibilità: vincere oggi a Dortmund e sperare che i giallo-neri non vincano la coppa nazionale.
Le formazioni:
Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Durm; Subotic; Hummels; Schmelzer; Kehl; Gundogan; Reus; Kagawa; Mkhitaryan; Aubameyang.
Werder Brema (4-1-4-1): Casteels; Sternberg; Vestergaard; Lukimya-Mulongoti; Gebre Selassie; Oztunali; Junuzovic; Kroos; Bartels; Busch; Di Santo.
PRIMO TEMPO - La squadra di Klopp comincia subito ad altissima intensità. Dopo appena cinquanta secondi, infatti, Mkhitaryan scalda subito i guantoni di Casteels con un diagonale destro prontamente respinto dal portiere del Werder. Al quarto minuto invece tocca a Weidenfeller respingere una conclusione da fuori di Bartels. Il BvB non si intimidisce e continua così ad aumentare i giri del motore: all’ottavo Aubameyang colpisce un palo clamoroso – su pregievole assistenza di Reus – a conclusione di un’azione tutta al volo. Il gol del vantaggio sembra essere nell’aria e di fatti arriva al quattordicesimo minuto, quando Gundogan prima recupera un pallone fatale sulla trequarti e poi serve Kagawa, il giapponese senza troppi problemi si sposta il pallone sul sinistro e trafigge Casteels all’altezza del dischetto del rigore. Uno a zero.
Non c’è tempo nemmeno di digerire il gol dello svantaggio per il Werder, perché 120 secondi dopo il Borussia va nuovamente a segno. Questa volta Kagawa chiude un uno-due profondo con Aubameyang, che in area da posizione defilata trova l’angolo lontano per il raddoppio. Gli ospiti scomparsi dal campo ingiustifacatamente, tornano a farsi sotto al minuto 26. A seguito di una grande azione corale, il pallone finisce sui piedi di Oztunali che è freddissimo nel battere Weidenfeller. Due a uno. Il ritmo del match non si abbassa, soprattutto per merito dei padroni di casa. Sebastian Kehl (anche lui oggi saluta il Borussia e la Bundesliga) al trentaduesimo ci prova da fuori area, ma la sua conclusione è troppo debole per impensierire Casteels che blocca facilmente. Il reparto avanzato del BvB continua a regalare spettacolo anche sul finire della prima frazione di gara: in azione di contropiede, Kagawa vede con la coda dell’occhio Mkhitaryan, lo stop dell’armeno è una gioia per gli occhi e gli permette di trovarsi solissimo nell’area avversaria. Da quella posizione uno come lui non può sbagliare. Il tris è servito.
SECONDO TEMPO – La seconda frazione di gioca fatica a decollare. La prima emozione della partita, infatti, arriva soltanto al minuto 58 quando Oztunali va vicino alla doppietta personale con una conclusione da fuori respinta a mani aperte da Weidenfeller. Il Borussia risponde con l’asse Schmelzer-Aubameyang: il terzino tedesco crossa dalla sinistra per l’ex attaccante del Saint Etienne, che prova una rovesciata dal quoziente di difficoltà altissimo che si spegne di pochissimo a lato. Tre minuti dopo è ancora BvB. Questa volta è Marco Reus a scappare via sulla fascia e a mettere dentro un pallone perfetto che il solito Aubameyang cicca malamente, servendo così involontariamente il sinistro di Mkhitaryan. L’armeno questa volta è sfortunato e centra in pieno la traversa. L’intensità della partita, tra un cambio e l’altro, cala vistosamente. Gli uomini di Klopp controllano senza particolari patemi, mentre il Werder sembra aver alzato praticamente bandiera bianca. Ma la rete al minuto 85 di Gebre Selassie, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Junuzovic, mette un po’ di pepe ai minuti finali. I restanti otto minuti di gara però, non bastano al Werder Brema. Il BvB conquista l’Europa League dopo una spettacolare seconda parte di stagione, in attessa della finale di sabato prossimo contro il Wolfsbrug. La festa d’addio di Jurgen Klopp può cominciare.