FIGO . Giornata decisamente agitata nella corsa alla presidenza FIFA che ormai da mesi è al centro di polemiche e intrecci politici. Nelle ultime ore, ben due dei quattro candidati rimasti in corsa hanno deciso di ritirare la propria candidatura alla poltrona di Presidente del massimo organismo calcistico mondiale.
Questa mattina era stato il numero 1 della Federazione dei Paesi Bassi, Michael Van Praag a comunicare il proprio passo indietro per sostenere Ali Bin Al Hussein contro Sepp Blatter. Nel tardo pomeriggio, quindi, è stata la volta del portoghese Luis Figo che, in un lungo comunicato, pubblicato anche sulla sua pagina Facebook, ha dichiarato:
«Questa non è una elezione, – ha affermato Figo – ma un plebiscito per dare il potere assoluto ad una sola persona. Questo è il motivo per cui, dopo una lunga riflessione e dopo aver condiviso le mie idee con altri due candidati, credo che il 29 maggio a Zurigo non ci sarà un’elezione normale. E siccome non lo sarà, non contate su di me».
La corsa si restringe dunque a due soli candidati. Uno, il favoritissimo, è Sepp Blatter che, pur criticatissimo da personaggi rinomati a livello mondiale, può contare su un nutrito gruppo di sostenitori. L’altro è il principe giordano Ali Bin Al Hussein, sostenuto anche da Diego Armando Maradona, uno dei nemici storici del presidente svizzero.
Blatter, in carica dal 1998, è entrato a far parte della Fifa negli anni ’70 ed è succeduto alla presidenza al brasiliano Joao Havelange, dopo aver battuto al termine di contestate elezioni lo sfidante svedese Lennart Johansson.