Finale di stagione decisamente scoppiettante per l’Union, corsaro anche a Francoforte
Con la mente libera e con il piacere di giocare a calcio con la salvezza in tasca, l’Union Berlino si mostra bello e piazza la seconda vittoria in trasferta consecutiva, stabilendo, proprio durante l’ultima partita giocata lontana da casa, il suo piccolo primato stagionale. Bissato il successo di due settimane quando, all’Allianz Arena, avevamo visto la formazione di Berlino vincere e convincere 3-0 contro il Monaco 1860. Altre tre reti, questa volta nel 3-1 contro il FSV Frankfurt che scivola, così, pericolosamente in terzultima posizione. Per la 33esima giornata di ZweiteLiga, mister Norbert Düwel ha cambiato quattro giocatori rispetto alla sconfitta per 2-1 contro l’Erzgebirge Aue: fuori Trimmel, influenzato, Jopek, Leistner e Quiring; dentro, invece, chi ha giocato meno nell’ultima parte di stagione: Kopplin, Puncec, Kobylanski e Skrzybski a far coppia in attacco con Polter nel 4 – 4 – 2.
Al Frankfurter Volksbank Stadion, davanti a soli 6.853 spettatori, il Frankfurt ha bisogno di punti per rimanere al di là della zona retrocessione, ma sono gli ospiti a passare subito in vantaggio alla prima disattenzione. Al 10’, Maximilian Thiel recupera il pallone a centrocampo, avanza verso la porta prima di passare la sfera sulla sinistra dove è sopraggiunto Skrzybski; passaggio in mezzo all’area dove si precipita l’attaccante Polter il cui tiro, sbucciato, diventa un perfetto assist per lo stesso Thiel. Quarta rete per lui e, al primo vero affondo, l’Union Berlino passa in vantaggio dando la sensazione di un’altra giornata ricca di gol. Passano, infatti, soltanto 60 secondi e l’attaccante numero 23 sfiora il raddoppio: maglie avversarie molto larghe e generose, Polter ha tutto il tempo di stoppare di petto il pallone crossato dalla trequarti da Kopplin, doppia finta di tiro che mette a sedere due difensori, ma spara in bocca al Patric Klandt che respinge la conclusione. Il FSV proprio non ci sta a perdere l’ultima partita stagionale in casa e dopo il pericolo per il 2-0 si riversa in attacco prendendo di mira la porta difesa da Haas. E’ proprio l’estremo difensore berlinese a evitare l’1-1 al 16’: calcio d’angolo dalla sinistra e colpo di testa potente del difensore Hanno Balitsch. Il tiro è forte e centrale, ma la reazione di Haas è semplicemente fantastica. Passano due minuti e questa volta è il palo a salvare i Köpenicker sul calcio di punizione a giro da trenta metri dell’italo-tedesco Vincenzo Grifo. Ma al terzo tentativo, il Frankfurt raddrizza la partita: ancora calcio d’angolo dalla stessa bandierina, Grifo questa volta fa l’assist per il colpo di testa dell’attaccante Kapplani che riesce a liberarsi dalla marcatura di Puncec. Nona rete per il numero 9 e pareggio quando siamo al minuto 24.
Il film della stagione del FSV Frankfurt si riassume con il titolo “Sliding doors” e va in scena al 62’: ancora sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dopo una mischia, il giovane attaccante albanese Odise Roshi si ritrova il pallone pronto per essere girato in rete, ma il suo tiro di sinistro colpisce il palo. Ma non è finita: sulla ribattuta è ancora Roshi ad avere la sfera tra i piedi, ancora un tiro, questa volta di destro, ma stessa sorte con il montante che trema ancora nel giro di due secondi. E per una oscura, ma sempre valida legge del “gol sbagliato, gol subito” sul rovesciamento di fronte, gli Eisernen passano in vantaggio. Rete da guardare e riguardare: il capitano Kreilach lancia con un delizioso esterno destro Kobylanski; il pallone è talmente bello e preciso che il numero 18 non deve nemmeno controllarlo: tiro al volo di collo da fuori area ad incrociare. 2-1 e partita virtualmente chiusa anche perché l’Union Berlin gioca sciolto senza però perdere concentrazione. Il terzo gol è pura formalità con Polter e Kreilach che si invertono i ruoli: l’attaccante serve l’assist al centrocampista e davanti al portiere lo beffa con un tunnel. Con la settima rete per il capitano si chiude il match.
A 90’ minuti dal termine della Zweiteliga arrivano le prime conferme: con 63 punti l’Ingolstadt si laurea campione per la prima volta nella sua storia. Tre squadre, separate da un punto, lottano, invece, per il secondo (promozione diretta) e terzo posto (spareggio): Darmstadt a 56, Karlsruher e Kaiserslautern a 55. Ma saranno incroci carichi di tensione perché la seconda e la terza se la vedranno con St. Pauli e Monaco 1860 impegnate per non retrocedere. In coda alla classifica, infatti, oltre alla matematica la retrocessione dell’Aalen, sei squadre divise da tre punti si giocano la salvezza.
Qui il video del match:
Highlight FSV Frankfurt 1899 – 1. FC Union Berlin di anoat