Alla fine ce l’ha fatta, il Benfica riesce a strappare un sudatissimo punto sul campo del Vitoria Guimares (0-0) e si laurea campione di Portogallo per la 34° volta nella sua storia, bissando il successo della scorsa stagione. Che non ce ne voglia il buon Brian Hutton ma stavolta le Aquile osano sotto il comando di un altro regista, coach Jorge Jesus. A fine partita grande festa in piazza Marques do Pombal, condita purtroppo da alcuni episodi di violenza.
Trionfo finale più che meritato in un campionato spesso incerto ma nel quale gli Encarnados sono riusciti a tenere ben distanti i rivali del Porto. I protagonisti di questo Benfica sono sicuramente tanti: tra i pali Julio Cesar si è dimostrato ancora una volta affidabilissimo, subendo solamente 8 gol nelle 22 partite disputate, al centro della difesa capitan Luisao ha portato in trionfo da vero lottatore il suo popolo, Bryan Cristante si è inserito molto bene nei meccanismi della squadra lusitana ma il vero punto di forza sono stati i due attaccanti, Lima e Jonas. 35 gol in 2, 17 il primo e 18 il secondo.
L’italiano Cristante è apparso euforico a fine partita (come si può anche notare dal suo profilo twitter nel quale ha dichiarato di essere entusiasta per la conquista del suo primo titolo, ringraziando i compagni per avergli regalato un sogno), molto più cinica è stata invece la reazione del capitano del Benfica, Luisao, il quale, non senza provocazioni, ha dichiarato: “Oggi il Benfica è un organismo unico, ci siamo meritati la vittoria del campionato perché mentre tutti gli altri parlavano noi pensavamo solo a lavorare“.
Da una parte è chiara la stoccata agli avversari, in particolar modo al Porto, ma l’altra faccia della medaglia e prettamente romantica: il brasiliano ha firmato un patto d’amore con Jorge Jesus, sempre più artefice dei successi delle Aguias.
Fonte foto: Spazionapoli.it