0 – Le vittorie di Javi Gracia, tecnico del Málaga, contro il Villarreal, club nel quale ha allenato la squadra B nella stagione 2009/10. Da avversario ha sfidato il Sottomarino giallo in quattro occasioni. Nel 2012/13 in Segunda alla guida dell’Almería: 1-1 in Andalusia e 1-0 a Vila-real (ultima giornata con entrambe le squadre a contendersi il secondo posto, valevole per la promozione diretta, festeggiata dal Villarreal a fine gara); nel 2013/14 in Primera al timone dell’Osasuna fu ingaggiato dopo poche giornate e giocò solo la gara di ritorno al Madrigal persa 3-1; in questa stagione alla Rosaleda è finita 1-1.
1 – Le reti segnate dal Submarino amarillo negli ultimi 467 minuti giocati di fronte al proprio pubblico: è quella di Joel Campbell nell’ultimo match disputato contro l’Elche, che ha regalato una vittoria che mancava da undici gare e la qualificazione europea ai suoi compagni. Solo la settimana prima Jaume Costa interrompeva un digiuno ancora più lungo: quello dei gol su azione che, considerando sia le gare interne che quelle esterne, era arrivato a ben 766 minuti di inattività, nei quali il Villarreal aveva realizzato due sole marcature, una su punizione (Giovani al Sánchez-Pizjuán in Europa League) e una su rigore (Uche contro il Getafe).
2 – Le vittorie in trasferta ottenute dai boquerones nell’anno solare. Dopo l’impresa del Camp Nou, da cui hanno portato a casa tre punti grazie alla rete di Juanmi, i ragazzi di Javi Gracia hanno rimediato ben cinque sconfitte (di cui quattro per uno a zero e nessuna di queste su campi particolarmente ostici: Granada, Vallecas, Eibar e Vigo) salvo ritrovare il sorriso nell’ultima di campionato, espugnando proprio Almería – ex-club del tecnico – per uno a due.
6 – Gli anni trascorsi dall’ultima volta che il Málaga ha espugnato il Madrigal. Accadde l’11 aprile 2009, Duda ed Eliseu fissarono il risultato finale sullo 0-2, con i padroni di casa che terminarono il match in dieci uomini a causa di un infortunio di Marcos Senna, dopo che le sostituzioni disponibili erano state già utilizzate. Duda fa tuttora parte della rosa andalusa, così come Bruno che quella partita la visse in prima persona, ma non ci sono altri superstiti di quell’incontro.
