Liverpool-Crystal Palace 1-3: Gerrard saluta Anfield

Gerrard

Il Liverpool perde, ma non parliamo del risultato. Oggi i Reds perdono un pezzo si storia: Steven Gerrard.

Anfield accoglie il suo eroe, Steven Gerrard. Nel giorno dell’addio del capitano del Liverpool i padroni di casa vengono comunque sconfitti per 3-1 dal Crystal Palace affondati dai gol di Puncheon, Zaha e Murray che rispondono al vantaggio di Lallana. A fine partita tutti i calciatori tornano in campo indossando una maglietta che recita all’unisono lo stesso nome e lo stesso numero: Gerrard 8. Il calciatore a fine partita ha aggiunto: “Mi mancherà ogni momento vissuto qui. La prima volta ad Anfield è uno dei miei momenti preferiti”.

Prima di iniziare il match le squadre si dispongono subito dopo il tunnel per omaggiare l’ingresso in campo di Steven Gerrard accolto da un’autentico tripudio, mozzafiatante la coreografia dedicata al capitano del Liverpool. Dopo alcuni minuti di commoventi cerimonie finalmente si può iniziare, il direttore di gara  Moss decreta il fischio d’inizio.

Inizio decisamente aggressivo del Liverpool, gli uomini di Rodgers non vogliono concedere campo al Crystal Palace, ben disposto sul rettangolo di gioco, i Reds tengono tantissimo la palla in attesa del varco giusto. La prima occasione arriva dopo quasi 20 minuti di gioco, Henderson (prossimo capitano) cerca l’1-2 nello stretto con Lallana, il trequartista inglese riceve il pallone e lo rigira per il centrocampista che prova subito a giocarla a centro area, la difesa delle Eagles è attenta e sventaglia il pallone in calcio d’angolo.

La manovra del Liverpool si fa sempre più pericolosa ed al 26′ Lallana si fionda per primo su un passaggio indecente di Kelly (ex Liverpool), punta il portiere e lo trafigge, 1-0 per i Reds; Lallana cerca e trova l’abbraccio del suo capitano. Il Crystal ha subito l’occasione per pareggiare ma Ledley spara alto da distanza ravvicinata. Aumenta l’intensità degli ospiti che sciupano alla mezz’ora un’altra buona occasione con Bolasie, il congolese scivola al momento della conclusione. Sul finire di primo tempo Puncheon inventa una punizione meravigliosa che non permette risposta a Mignolet, 1-1. E’ l’ultima occasione di un primo tempo commovente.

La ripresa inizia sotto la falsa riga dei primi 45 minuti, ci prova ancora Puncheon ma il suo tiro stavolta finisce molto alto sopra la traversa. La risposta dei padroni di casa arriva con Jordan Ibe che cerca il tiro da posizione defilata centrando solo l’esterno della rete. Ci riprova il Liverpool con Coutinho, il tiro del numero 10 si alza e finisce sopra la traversa. L’occasione più ghiotta arriva dopo 10 minuti di gioco con Henderson che calcia un buon pallone di controbalzo che esce di pochissimo.

Al 60′ Zaha appena entrato porta in vantaggio il Palace: Bolasie indemoniato gioca un pallone facile in area per Zaha che, in netta posizione di fuorigioco, la butta in rete per il 2-1 degli ospiti. Al 64′ Steven Gerrard cerca il gol del pareggio con un tiro di precisione rasoterra sul quale deve volare Hennessey. Non c’è un attimo di riposo, Bolasie fa impazzire ancora una volta la difesa dei padroni di casa, si accentra e centra il tiro che colpisce in pieno la traversa, partita incredibile del talento delle Eagles.

Il Liverpool prova ad alzare la testa grazie ad una giocata in profondità meravigliosa di Gerrard che trova Emre Can, il difensore, altruista, prova a metterla in mezzo ma il suo cross viene deviato in calcio d’angolo. Il match si addormenta per un buon quarto d’ora, il Liverpool non riesce a  trovare il varco giusto per pareggiare il match, Anfield invoca Gerrard che ha alzato il suo baricentro.  Al 90′ Zaha viene atterrato fuori area, Moss sbaglia ancora ed assegna un clamoroso calcio di rigore: dal dischetto va Murray, Mignolet intusice ma il pallone resta li e lo stesso rigorista non perdona, 3-1.

Non c’è più tempo per giocare, c’è tempo solo per le lacrime di Anfield Road che piange il suo idolo, uno dei più grandi giocatori che sia mai passato per Liverpool. A centrocampo Gerrard resta piuttosto commosso, trattiene a stento le lacrime.

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Classe 96. Aspirante giornalista e telecronista, coltiva la sua passione scrivendo per tuttocalcioestero.it. E' un amante sfrenato degli intrecci specie quando a fondersi sono calcio e storia, lato poetico in una vita fatta di prosa.