Un increscioso episodio di razzismo ha visto protagonisti i tifosi della Juve a Madrid
Non sono di certo stati all’altezza della loro squadra del cuore i tifosi della Juve, giunti a Madrid per sostenere la Vecchia Signora per la semifinale di ritorno di Champions League contro il Real. Gli ultras bianconeri, che peraltro si distinguono puntualmente per disordini e cori razzisti (chiedere ai napoletani), hanno dato sfoggio della loro arretratezza culturale e intellettiva in un lungo e vergognoso pomeriggio passato nella capitale spagnola. Il percorso d’avvicinamento è stato turbolento, con tanto di danni in alcune stazioni e piccoli contatti fisici con persone del posto che nulla avevano a che vedere con la partita, tanto che la polizia nei pressi del Bernabeu ha anche dovuto effettuare piccole cariche. Il tutto catalogabile quasi nella “normalità”, scene a cui siamo abituati.
Ma quello che più lascia sconcertanti è quanto accaduto nella metropolitana e documentato dalle immagini de “La Sexta” che oggi le ha trasmesse in esclusiva. Un manipolo di tifosi juventini, che peraltro non sembra neppure appartenere ai gruppi più “estremisti”, è riuscito prima a bloccare un treno e a forzare l’apertura delle porte, e poi a cacciar fuori un giovane ragazzo di colore. Il tutto condito da minacce e anticipato da cori di scherno e atteggiamenti provocatori. Il ragazzo, per la cronaca, aveva con sé una sciarpa “commemorativa” della partita e sembrava partecipare anche con allegria ai cori dei tifosi. Spintonato fuori, è rimasto impassibile, come un bambino che non è riuscito, probabilmente, a capire i motivi di quest’azione becera e bastarda, che peraltro ha già un precedente in questa stagione (i tifosi del Chelsea a Parigi, episodio molto simile). Le immagini parlano da sole.