Pagelle Real Madrid-Juventus, i bianconeri: capolavoro di Allegri

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PAGELLE REAL MADRID-JUVENTUS – Dopo dodici anni, i bianconeri tornano ad assaporare il gusto dolcissimo della finale di Champions!

BUFFON – Presente, puntuale, non commette mai un errore e guida con grande sicurezza e personalità il reparto arretrato. Nel primo tempo, oltretutto, risulta decisivo con due interventi particolarmente complicati. LEADER Voto: 7

LIECHSTEINER – Timido ed impacciato in avvio di partita, dove commette diversi errori di posizione quando la linea difensiva deve salire per mettere in off-side la BBC. Cresce col passare dei minuti, guadagnandosi la pagnotta. GENEROSO  Voto: 6

BONUCCI – Diverse sbavature, forse troppe, nei primi venti minuti. Poi, complice anche un Benzema completamente fuori forma, è poco sollecitato. Tiene bene la posizione nella ripresa, che rischia di essere macchiata da quella clamorosa incomprensione con Barzagli. INSICURO Voto: 5,5

CHIELLINI – Se l’ingenuo fallo commesso ai danni di James, che ha consentito al Real Madrid di sbloccare il risultato su rigore, fosse costato l’eliminazione, l’insufficienza sarebbe stata inevitabile. Invece, grazie alla proverbiale pezza messa da Morata, si guadagna un’ampia sufficienza: aggressivo, tempestivo, sbroglia spesso alcune intricate situazioni in area di rigore. TAMBUREGGIANTE  Voto: 6,5

EVRA – Nel primo tempo, poco aiutato da un imballato Pogba, soffre il dinamismo di Carvajal. Si riscatta alla grande nella ripresa, mettendo in campo grinta, temperamento ed esperienza. Nel finale, però, commette un netto fallo ai danni di Hernandez, non rilevato dalla terna arbitrale. A Berlino giocherà la quinta finale di Champions della sua straordinaria carriera. VECCHIO SAGGIO  Voto: 6

MARCHISIO – Molto bravo in fase di contenimento, si fa notare anche in fase offensiva con alcune conclusioni da fuori e inserimenti velenosissimi. Mezzo voto in meno per quella grande occasione fallita a tu per tu con Iker Casillas: avrebbe evitato venti, infartevoli, minuti ai supporters bianconeri. PREZIOSISSIMO  Voto: 6,5

PIRLO – Ancelotti lo conosce bene e gli riserva una marcatura rigida. Il genietto di Flero va in crisi, sbaglia troppi palloni ed offre una prestazione totalmente al di sotto della propria fama, che resta grandissima come testimoniano gli applausi ricevuti dal pubblico del Bernabeu al momento dell’uscita dal campo di gioco. BLOCCATO  Voto: 5  SUBENTRATO, BARZAGLI – Dieci minuti generosi. Rischia di combinare la frittata per un’incomprensione con Bonucci. VOTO: 6

POGBA – Primo tempo ampiamente insufficiente, mai pericoloso e decisamente deficitario in fase di non possesso. Appena rientrato dall’infortunio, dovrebbe calare nella ripresa. E invece, sale d’intensità, offre la sponda vincente per Morata in occasione del goal del pareggio ed è particolarmente prezioso nel finale di partita. DECISIVO Voto: 6,5 SUBENTRATO, PEREYRA – s.v.

VIDAL – Strepitoso, eccezionale, fantastico. Gli aggettivi per il cileno si sprecano: pressa il portatore di palla,  rincula per andare a formare la linea a 4 di centrocampo (a sinistra nel finale di primo tempo, quando Pogba è in evidente difficoltà) in fase di non possesso e riesce ad essere importante anche in fase offensiva. IMPRESCINDIBILE Voto: 7

TEVEZ – Non crea significativi pericoli alla porta di Casillas, ma si sbatte come un dannato e nel finale di partita dà una mano anche in fase difensiva, raddoppiando spesso sull’out destro per dar man forte a Liechsteiner. UOMO SQUADRA Voto: 6

MORATA – Non convince nel primo tempo, ma nella ripresa gioca una signora partita: appoggia di più la manovra bianconera accorciando ed evitando di allungare la squadra, oltre a mettere a segno la rete che vale la finale. Non esulta in segno di rispetto verso i vecchi tifosi, che in cambio lo fischiano sonoramente al momento del cambio: caro Alvaro, era meglio se esultavi. Anche all’andata. HOMBRE DEL PARTIDO Voto: 6,5  SUBENTRATO, LLORENTE – Otto minuti di estrema utilità: difende palla ed è pure pericoloso negli ultimi sedici metri. VOTO: 6

ALLEGRI – Insultato ad inizio stagione, resterà nella storia per aver riportato la Juventus in finale di Champions dopo dodici anni, con una squadra oggettivamente inferiore rispetto a quella di cui disponeva Lippi. Non sarà altamente spettacolare come il Barcellona, ma la sua Juventus è terribilmente solida, ben organizzata e non molla mai. VOTO: 8