BARCELLONA . Una doppietta di Neymar nel primo tempo è bastata al Barcellona per ipotecare la qualificazione alla finale di Champions League, ancora prima del triplice fischio finale. Non è stato, però, un grandissimo Barça quello visto all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Gli uomini di Luis Enrique hanno dato l’impressione di avere già la testa ai prossimi appuntamenti decisivi di Liga e Champions League e sono riusciti ad uscire con un passivo limitato (2-3) grazie ai due estremi della squadra, vale a dire il portiere e il tridente offensivo.
La sorpresa della serata è stata proprio Ter Stegen (7,5) che ha più volte chiuso la saracinesca ai bavaresi. Incolpevole sulle tre reti, ha negato al Bayern il miraggio di una rimonta comunque improbabile.
Davanti a lui, i compagni di reparto hanno patito durante tutti i 90 minuti, Sulle fasce Dani Alves (5,5) e Jordi Alba (5,5) non si sono quasi mai visti in propensione offensiva ed hanno cercato di contenere, con grande difficoltà, le discese degli avversari. Male anche la coppia centrale: se Piqué (5,5) è andato a corrente alternata, Mascherano (5) ha passato una serata da incubo.
A centrocampo, qualche lacuna per Busquets (5,5) sorpreso sul goal dell’immediato vantaggio bavarese, mentre Iniesta (6) ha confermato di attraversare una stagione piuttosto lontana dai suoi standard. Tra i migliori, invece, il croato Rakitic (6,5) calato nella ripresa, ma in grado di impensierire costantemente il Bayern Monaco nei primi quarantacinque minuti.
Incredibile, infine, l’efficacia del tridente offensivo del Barcellona che si è dimostato cinico come non mai. Messi (7) si è inventato rifinitore, Suarez (7,5) ha privilegiato l’altruismo sulle due reti dei blaugrana, realizzate da un Neymar (7) che ha toccato così quota 37 nella stagione 2014/2015. Poco servito, invece, Pedro (5,5), entrato nella difesa come Mathieu e Xavi (s.v. per entrambi), buttati nella mischia da Luis Enrique per respingere il disperato assalto finale dei tedeschi.