Parla Monchi, ds del Siviglia che incanta l’Europa. Sta per aprirsi una nuova era…
Il ds del Siviglia, Ramon Rodriguez Verdejo – noto come Monchi – ha fatto il punto circa il futuro biancorosso nel corso di una lunga intervista concessa a ExtraTime. Personaggio non banale, il suo operato non limita a un’ottima gestione economica, il Siviglia negli ultimi anni è diventato una grande del continente. Detentore dell’Europa League, il club ha andaluso negli ultimi 12 anni ha collezionato 7 titoli, 10 finali e 10 semifinali in 12 anni, e 10 stagioni in Europa. Numeri straordinari.
Sig. Verdejo, si aspettava qualcosa di più dal campionato del Siviglia?
“La squadra sta facendo un buonissimo campionato sotto ogni aspetto, peccato per gli intoppi che abbiamo avuto nel corso della stagione. Io credo che, senza di essi, ora saremo lì ad insidiare l’Atletico per un posto in Champions. Fin quando il campionato non sarà finito, noi proveremo a rosicchiare più punti possibili alle squadre davanti a noi”.
Il Siviglia ormai è presenza fissa nelle fasi finali dei tornei europei? La possiamo definire la ‘nuova grande’ del continente?
“Beh, il Siviglia è stata una nota lieta negli ultimi anni in Europa insieme all’Atletico Madrid. Lo scorso anno siamo riusciti a compiere qualcosa di straordinario vincendo l’Europa League, grazie a una precisa idea di gioco e alle mosse che i nostri ragazzi che sono riusciti ad azzeccare perfettamente. Quest’anno siamo ancora qui, pronti a giocarci l’ennesima semifinale che potrebbe riportarci in finale. Di fronte, però, non abbiamo una squadretta: c’è la Fiorentina di Montella, che è gioca un calcio bello e propositivo ed è molto simile al modello spagnolo. Noi li rispettiamo molto, sarà una bella sfida”.
Rakitic è partito alla volta di Barcellona, come riuscite a sostituire elementi di simile valore senza intaccare il bilancio?
“Per noi cedere Ivan è stato molto doloroso. Sì, è vero, abbiamo guadagnato molti soldi con la sua cessione, ma eravamo molto legati al ragazzo. Non bisogna dimenticare che questa è una squadra di calcio, e l’obiettivo prioritario è vincere. Poi bisogna avere un modello economico equilibrato. Ogni mese i nostri dirigenti devono stipulare una top 11 dei campionati che seguono. Il nostro obiettivo è quello di immagazzinare tanti nomi. I nostri filtri comprendono ben 120 calciatori, 11-12 per ruolo. Successivamente parleremo con Emery per capire le esigenze, le posizioni e i profili su cui fare l’investimento”.
Un commento sulla situazione del Betis?
“Preferisco non parlare di altre squadre. Io sono del Siviglia e sono felice di esserlo”.
C’è un giocatore in particolare rimasto nel cuore di Monchi?
“Sono tanti i ragazzi che ho avuto modo di conoscere e di veder giocare, ma se dovessi scegliere tra tanti non saprei. Li riporterei tutti indietro, ma sono stato particolarmente legato a ‘O Fabuloso’ Luis Fabiano!”.
Unai Emery fa gola a tanti, avete già pensato al suo successore in panchina?
“Io e Unai abbiamo un grande rapporto. In questi anni è cresiuto molto e ha dato una mentalità vincente alla squadra portandola ai vertici del calcio spagnolo e europeo. La scorsa estate siamo già stati contantatti da qualche club, ma abbiamo preferito tenerlo. Quest’anno sarà più dura trattenerlo,, anche perché vedo che molte panchine delle big sono libere. Non abbiamo ancora contattato nessuno, però siamo molto attivi su diversi fronti”.
Il momento più bello della sua vita a Siviglia?
“Quando abbiamo vinto l’Europa League, è scontato. La cosa più bella è stata quando Mbia ha segnato a pochi secondi dalla fine il gol decisivo in semifinale di Europa League lo scorso anno contro il Valencia. Una delle partite più emozionanti della mia vita. Ricordo che un tifoso venne vicino a me e mi disse: ‘signore, ma si rende conto di quello che fa? Mi state uccidendo!’ io sorridendo gli risposi ‘ragazzo mio, essere tifosi del Siviglia è la cosa più bella del mondo. Goditi questi momenti, goditi questa squadra che non smette mai di regalarci emozioni’. Dopo queste frasi la gara finì e andammo a giocarci la finale contro il Benfica. Grandi emozioni, grandissime…”.