Il Chelsea guarda al futuro e, con la benedizione di Mourinho, acquista un talento dal sicuro avvenire: Nathan Allan de Souza, per tutti Nathan!
Fumata bianca benevola per un affare praticamente fatto e già nell’aria da almeno un mese buono: nella notte Nathan Allan de Souza attraverso il proprio account personale di Instagram ha rivelato di aver firmato per i neo campioni inglesi del Chelsea. Il giocatore felice del trasferimento ha commentato così la foto postata nel suo profilo: “Si tratta di un sogno diventato realtà. Ringrazio Dio che illumina sempre il mio cammino, mio papà che ha sempre creduto nel mio talento, i miei amici e famigliari che mi supportano sempre e l’Atletico Paranaense dove ho passato sei anni della mia carriera. Grazie al Chelsea per la fiducia, farò del mio meglio per aiutare il club a vincere nuovi titoli. Siamo tutti blues”. La squadra di Stamford Bridge inizia così in maniera anticipata la campagna acquisti in quella che sarà un estate rovente per tutti i top team. Non è servito a nulla l’intervento last minute del Porto che voleva strappare all’ultimo secondo il gioiello brasiliano presentando un’offerta più alta. Il club di Stamford Bridge verserà 4,5 mln di Sterline nelle casse dell’Atlético Paranaense per assicurarsi i servigi del talento brasiliano.
Nathan Allan de Souza, per motivi di praticità noto semplicemente come Nathan, nasce il 13 marzo 1996 a Blumenau, una piccola località nello stato di Santa Catarina. Inizia a dare i primi calci al pallone alla tenera di cinque anni, presso una scuola calcio del luogo. A nove anni, inizia a praticare il futsal, il calcio a cinque indoor, disciplina che lo avvia ad un approccio al calcio estremamente tecnico. Muove i primi passi a livello di club sotto i colori dell’AD Hering, prima che l’Atletico Paranaense lo scopra e lo prenda nelle proprie giovanili. Nathan lascia la famiglia e l’azienda di famiglia nella quale avrebbe lavorato e con un biglietto di sola andata vola per direttissima a Coritiba, sponda rossonera. Compie di anno in anno tutta la trafila necessaria nelle categorie di età iniziando con la formazione nella selezione Sub-15 passando alla Sub-18 e per essere successivamente aggregato alla formazione Sub-23.
Brucia le tappe, aprendosi una strada importante che, ad esempio, non è ancora stata seguita dai compagni di squadra Mosquito e Caio, ancora appartenenti in pianta stabile alla squadra Sub-18 e dei quali sentiremo parlare sicuramente in futuro. Con la prima squadra Nathan fa il suo esordio nel Campeonato Brasileiro Série A il 22 Maggio 2014 subentrando al posto di Paulinho Dias nella gara poi pareggiata 1–1 in trasferta contro il Corinthians. Il ragazzo ha disputato 11 partite nella stagione corrente non riuscendo però mai a rimanere sul campo per 90′. In nazionale veste senza pressioni e non per caso la casacca con il numero 10. Nel Mondiale Under 17 tenutosi negli Emirati Arabi nel 2013, Nathan ha trascinato i verdeoro con 5 reti in 6 partite giocate prima di essere eliminato nei quarti di finale ai rigori dal Messico finalista (perdente poi con la Nigeria che alzerà la coppa). Nella selezione Under 20 invece le prestazioni sono state meno entusiasmanti altalenando buone partite ad altre più anonime e fuori dal gioco.
Nathan come il 99% dei brasiliani è un giocatore di grande tecnica, destro naturale ma calcia con altrettanta sicurezza anche con il mancino, ricopre solitamente il ruolo di trequartista spesso e volentieri come vertice alto di un rombo di centrocampo, dove ha più spazio per poter svariare in orizzontale da destra a sinistra e trovare così la giocata o il tiro decisivo. Il requisito fondamentale da buon cervello del gioco è che abbia sempre la palla tra i piedi: essendo difatti di costituzione brevilinea, è un concentrato di velocità e rapidità negli spazi e grazie ai 177 cm che lo rendono compatto è difficile da affrontare grazie al baricentro basso ed il controllo palla educato. Se provi ad anticiparlo, ti salta sicuramente mentre lo aspetti, dovrai batterlo sulla corsa. Dotato di ottima velocità e di un preciso controllo palla riesce a saltare l’uomo con una facilità ricordando diversi illustri colleghi delle passate generazioni.
Fisicamente sembra già a buon punto, anche se per forza di cose il calcio brasiliano non fa della fisicità uno dei parametri più rilevanti in sede di selezione dei giocatori mentre per poter far bene in Inghilterra sarà necessario integrare palestra ed esercizio per aumentare la massa muscolare. Nathan nonostante il basso profilo è tuttavia destinato a diventare uno dei prossimi crack del calcio mondiale. In Brasile già fioccano i paragoni. Con la sua carnagione chiara, doti tecniche pregiate e validissima proggressione palla al piede ricorda in tutto e per tutto Kakà, ma c’è chi lo vede maggiormente simile ad Oscar che sarà suo compagno di squadra e al quale potrebbe già fare da concorrente per un posto sulla trequarti nonostante la tenera età. Toccherà a Mourinho adesso decidere se integrare il brasiliano già con la squadra oppure mandarlo il prestito come da rituale al Vitesse in Olanda in modo da poter ottenere in minor tempo i permessi lavorativi.