Il Legia Varsavia aveva la possibilità di tenere dietro il Lech Poznan, la diretta inseguitrice più credibile, battendolo ancora dopo la finale di Puchar Polski giocata la scorsa settimana. Finisce invece con uno psicodramma per i “Legionari” che, davanti al pubblico di casa, subiscono la vendetta dei “Ferrovieri” e il sorpasso in vetta all’Ekstraklasa che vedeva oggi giocarsi la prima giornata della “puole scudetto”.
Rispetto allo scontro di una settimana fa le due squadre si presentavano al gremito stadio Lazienkowska con qualche novità dal primo minuto: tra i padroni di casa Berg sceglie ancora come terminale offensivo Saganowski (match-winner in coppa) lasciando il portoghese Sà in panca mentre Zyro (nonostante una frattura al naso rimediata in coppa) è titolare al posto del brasiliano Guilherme; tra gli ospiti “panchinati”, dopo la brutta prova nella finale persa, il portiere Gostomski (titolare il bosniaco Buric) e l’attaccante russo Sadaev al cui posto c’è il giovane svizzero Jevtic a fare da supporto alla punta finlandese Hamalainen.
Primo tempo davvero deludente, i ventidue in campo bloccati dalla pressione o dai calcoli mostrano davvero poca iniziativa. Rare le occasioni da gol: in avvio un colpo di testa di Saganowski alto di poco da corner poi più nulla fino alla mezz’ora quando il 20enne centrocampista ospite Linetty si inserisce e dal limite spara un destro secco che finisce a lato di non molto spaventando Kuciak; nel finale poi arriva dalla destra (Kedziora) una buona palla al limite dell’area ad Hamalainen che però di prima calcia altissimo. Non accade nient’altro.
La ripresa ripaga le attese, e con gli interessi, fin da subito. Avvio perfetto del Lech: un paio di minuti e passa in vantaggio con un piatto mancino di giustezza di Jevtic a cui arriva palla ai sedici metri sugli sviluppi di un corner; altri due minuti ed ecco il raddoppio: Linetty ruba palla a Vrdoljak e inventa un gran tiro dai 20 metri che batte Kuciak. Il Legia si precipita in attacco e dimezza lo svantaggio al 54° proprio con capitan Vrdoljak bravo a deviare di testa in rete un corner battuto da Kucharczyk. Berg si gioca anche la carta Orlando Sà, mentre mister Skorza si copre comprensibilmente togliendo l’attaccante 18enne Kownacki per lo stopper ungherese Kadar.
Nell’ultimo quarto d’ora il Legia molla gli ultimi ormeggi e si lancia in avanti: sfiora il pareggio con una conclusione di Jodlowiec sugli sviluppi di una punizione e con un colpo di testa di Sà servito da Kucharczyk ma rischiano di subire il terzo gol su una magia di Sadaev; il russo ruba palla a Jodlowiec, parte in contropiede e, arrivato al limite dell’area, inventa un tocco sotto che scavalca Kuciak spegnendosi sul palo interno. Nel finale il Lech suda freddo in due occasioni: all’84° Jodlowiec lancia lungo e pesca lo scatto sul filo del fuorigioco di Sà che si porta avanti bene palla ma svirgola la conclusione solo davanti a Buric; all’ultimo secondo cross basso dalla sinistra di Kucharczyk, finta di Rzezniczak e Vrdoljak, solo a centro area, sbaglia quello che si può definire un calcio di rigore in movimento calciando sopra la traversa. Il Lech porta a casa un’impresa (anche se negli altri due scontri in campionato non aveva mai perso coi campioni in carica) e può sognare un titolo che manca a Poznan dal 2010.