BARCELLONA-BAYERN MONACO 3-0 – Avrebbe potuto essere una finale leggendaria. Gli Dei del calcio non lo hanno voluto. Due partite sono meglio, per riconciliarsi con il calcio. Al Camp Nou di Barcellona, Catalogna (perchè definirla Spagna è sbagliato) va in scena la sfida tra i più grandi di sempre. Barcellona – Bayern. Luis Enrique contro Pep Guardiola, allievo contro maestro. Il calcio in paradiso.
LE FORMAZIONI – Luis Enrique ha ereditato dai suoi predecessori il 4-3-3. Cambiarlo non avrebbe senso: davanti al portiere di coppa Ter Stegen vanno Dani Alves, Piquè, Mascherano e Jordi Alba. Sergi Busquets è il perno basso della mediana composta da Iniesta e Rakitic. Davanti, il trio più pauroso del mondo: il cannibale Suarez, il carioca Neymar, l’alieno Messi. La risposta di Guardiola è solita: 4-1-4-1 che diventa un 3-4-3 iper offensivo. Davanti al portiere più forte del mondo, ovviamente Neuer, vanno Bernat, Boateng, Benatia e Rafinha; Xabi Alonso è il metronomo della squadra; Muller, Lahm, Schweinsteiger e Thiago Alcantara sono a centrocampo; Mandzukic è il terminale offensivo. Assenti Robben e Ribery, non proprio gli ultimi del carro, anche in una squadra stellare.
SARACINESCA NEUER – La difesa a tre del Bayern dura circa un quarto d’ora, il tempo necessario per permettere ad un Barcellona partito fortissimo di prendere a pallonate Neuer, chiamato prima al miracolo (11′) in un uno contro uno contro Suarez, poi graziato da Neymar (15′), che ben servito proprio dal compagno uruguaiano, calcia male e permette a Rafinha di salvare. I bavaresi fanno la loro partita, contenimento e ripartenza. Al 18′ palla goal per i tedeschi: cross basso di Muller – tra i meno peggio dei suoi – su cui si avventa Lewandowski, che però colpisce male. Palla a lato della porta difesa da Ter Stegen. E’ un lampo in una partita che i blaugrana dominano: al 25′ Boateng è decisivo ad anticipare Messi su un traversone del motorino Jordi Alba, evitando il possibile goal dell’1-0. Un quarto d’ora dopo, invece, è ancora Neuer a confermarsi come portiere più forte del mondo e a salvare i suoi: palla geniale di Iniesta per Dani Alves, che controlla e calcia: il tedesco si oppone con una gamba e tiene a galla i suoi.
TEDESCHI SOTTO…MESSI – Nella ripresa nulla cambia rispetto a quanto visto nella prima frazione di gioco: il Barcellona conduce la sfida, il Bayern prova in qualche modo a tenere lo 0-0. Ma la squadra di Pep continua a vacillare: al 57′ botta da fuori di Messi: Neuer blocca in qualche modo. Al 64′ ci prova anche Rakitic dalla distanza, ma la sua conclusione si spegne lontano dallo specchio della porta. Il goal è però ormai maturo: dopo una casuale folata di Alcantara (70′), deviata e facilmente controllata da Ter Stegen, ci pensa – ovviamente – il marziano Messi al 76′: l’argentino prende palla sull’out destro, fa fuori un paio di avversari, si accentra e calcia di potenza sul primo palo. Palla in rete, con Neuer forse non esente da colpe. Un goal splendido, ma la perla vera deve ancora arrivare: ottantesimo minuto: Messi riceve palla in area, dribbling pazzesco ai danni di un Boateng ubriacato, scavetto arrogante ai danni di Neuer che si insacca in rete. Il mondo del calcio è ai suoi piedi, chiunque dovrebbe applaudirlo. Il Barça è in paradiso, Neymar al 93′ lo spedisce ancora più su, siglando il 3-0 in contropiede che mette una mezza ipoteca sulla finale. Dove potranno ribadire che, gli dei del calcio, sono ancora loro.