BELGIO. Uno spiacevole episodio si è consumato in Belgio a pochi istanti dal via di Charleroi–Anderlecht, valida per la sesta giornata dei playoff del campionato belga. Durante il minuto di silenzio in ricordo di Gregory Mertens, giocatore del Lokeren, deceduto giovedì scorso dopo una crisi cardiaca, il difensore dell’Anderlecht, Anthony Vanden Borre (classe 1987), ha preferito allacciarsi le scarpe piuttosto che commemorare il collega scomparso.
Il gesto compiuto dall’ex giocatore di Fiorentina e Genoa (2 presenze con i viola, 31 con i rossoblù) ha scatenato una ventata di sedgno e polemiche e, secondo quanto riportato dal giornale belga Het Laatste Nieuws, il club dell’Anderlecht avrebbe intenzione di sanzionare il suo tesserato.
La triste “distrazione” (se di questo di può parlare) commessa da Vanden Borre (27 presenze e 1 goal in carriera con la maglia del Belgio) non è, purtroppo, una novità sui campi da calcio. Nel 2011, Riccardo Montolivo, allora centrocampista della Fiorentina, rise durante il minuto di raccoglimento per le vittime dell’alluvione di Genova.
Il centrocampista si scusò dell’accaduto e venne perdonato dal ct della nazionale, Cesare Prandelli, ideatore del cosiddetto “codice etico” che, in quel caso, non trovò piena applicazione. In Belgio, forse, lo sbaglio di Vanden Borre (nella foto pubblicata dall’account Twitter di Le Soir), potrebbe costare più caro.
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