Testacoda fondamentale per il Barcellona che in trasferta va a far visita al Cordoba ultimo in classifica e, a quattro giornate dal termine, costretto per forza a vincere per alimentare il sogno di rimanere in Liga. Luis Enrique nel pre-gara aveva fatto notare come questa poteva essere la partita fondamentale in chiave scudetto, anche perchè il Real Madrid, secondo a soli due punti, è impegnato a soli 140 km di distanza dai blaugrana, contro il Siviglia in piena lotta per la Champions. La MSN ( Messi, Suarez e Neymar) traina come sempre l’attacco degli ospiti che si affidano al centro del campo all’ormai insostituibile duo formato da Rakitic e Iniesta. La squadra di Romero invece cerca il colpaccio schierando una squadra ultra difensiva, 5-4-1, sfruttando magari la velocità degli esterni Bebè e Fidel. Il Barca ha sin da subito un altro sfidante oltre il Cordoba. Il caldo che in questi giorni sta colpendo la Spagna rende infatti il match difficoltoso per i ragazzi in maglia blaugrana. Nonostante tutto sin dai primi minuti Messi e Co. schiacciano il proprio avversario nella propria area di rigore. Il Cordoba però si difende benissimo e da segnalare sono le marcature strette di Deivid su Messi e Edimar su Suarez. Fatto sta che per vedere la prima occasione dobbiamo aspettare il 28′ con il solito Messi che riceve palla poco al di fuori dell’area di rigore e si lascia andare ad una splendida serpentina in mezzo a tre avversari che porta la Pulce a una conclusione che però si spegne tra le braccia di Juan Carlos. Al 37′ palla geniale di Messi per l’inserimento di Neymar che, disturbato da un avversario, calcia in maniera sporca e centra il palo destro della porta difesa da Juan Carlos, con Crespo che anticipa prontamente il tap-in di Suarez sulla respinta del legno. Sono solo i preliminari al gol che arriva infatti al 42′ sempre grazie ad una invenzione di Messi che pesca l’inserimento perfetto di Rakitic che di sinistro non lascia scampo a Juan Carlos. Prima dell’intervallo il Cordoba cerca di non lasciare ulteriori spazi al Barcellona ma Iniesta, prima del fischio dell’arbitro, crea per Suarez che si libera della marcatura di Pantic e dal centro dell’area gonfia per la seconda volta la rete.
Nella ripresa le speranze del Cordoba crollano maledettamente contro un Barcellona che gioca una ripresa coi fiocchi. Al 46′ Dani Alves scende sulla fascia e mette in mezzo un cross che trova la testa di Messi che colpisce in corsa la palla e la manda all’angolino alla destra di Juan Carlos. Al 53′ ancora Dani Alves sulla fascia ha lo spazio per mettere un altro cross che trova Suarez che di testa supera per la quarta volta Juan Carlos. Il Cordoba vuole lasciare la Liga con la soddisfazione di fare un gol ai grandi campioni del Barca e al 60′ Ekeng, entrato da poco, ci va vicinissimo con una conclusione che costringe Bravo a respingere in corner. L’azione susseguente è però di marca blaugrana. Grandissimo contropiede fatto partire da Neymar a centrocampo e concluso malamente dalla stessa stella brasiliana che sciupa un assist al bacio di Suarez. Al 65′ arriva il quinto gol con Piquè che stacca più in alto di tutti e costringe Juan Carlos a raccogliere per la quinta volta la palla in fondo alla rete. Dopo il 6-0 di pochi giorni fa gli uomini di Luis Enrique vanno alla ricerca di un altro risultato tennistico e ci vanno vicinissimi al 70′ con Suarez che riceve un passaggio perfetto in area di rigore ma l’uruguaiano calcia incredibilmente a lato fallendo la possibilità di siglare la prima tripletta con la maglia del Barcellona. Il sesto gol arriva al minuto 80 ancora una volta con Messi che finalizza un azione strepitosa e raggiunge quota 40 gol in Liga, numeri impressionanti per la Pulce argentina. Pochi minuti dopo Neymar si guadagna un calcio di rigore e chiede a Messi di fargli battere il penalty. L’argentino, già sazio, lascia al brasiliano la possibilità di entrare nel tabellino dei marcatori e O Ney dal dischetto non sbaglia. All’88’ Suarez completa l’opera mettendo dentro l’ottavo gol a porta vuota e realizzando la sua prima tripletta. Prestazione stellare per i catalani che allungano in vetta e aspettano con trepidazione delle buone notizie da Siviglia. Il Cordoba scende meritatamente in Segunda Division dopo una stagione fallimentare che ha visto passare tre allenatori differenti e pochi risultati utili. La testa del Barcellona adesso va al match di mercoledì contro il Bayern di Guardiola.