Arsenal-Chelsea 0-0 – Blues indistruttibili: Mourinho ad un passo dal titolo

Arsenal-Chelsea 0-0

ARSENAL-CHELSEA 0-0 – Se si fosse giocato fino a mezzanotte, probabilmente non sarebbe cambiato nulla: la porta di Courtois sarebbe rimasta illibata. L’Arsenal cozza contro il muro dei Blues, solidi dietro e bravissimi ad annullare quasi totalmente la squadra avversaria, che ha creato la prima reale occasione da goal dopo settanta minuti. Mourinho ha preparato il match in maniera magistrale, mettendo in campo una squadra pronta al sacrificio, brava a chiudere tutti gli spazi e a raddoppiare, specie sugli esterni. Il titolo, ora, è di fatto conquistato: ai londinesi, infatti, mancano solo sei punti per riconquistare la Premier, che manca nella bacheca di Stamford Bridge dai tempi di Carletto Ancelotti. L’Arsenal non ha demeritato affatto, confermando i progressi mostrati in una stagione, quella attuale, che ha riconsegnato i Gunners, bravi a restare in corsa per il titolo fino alla fine di aprile, all’elite del calcio inglese. Un solo grande rammarico resterà, con ogni probabilità, nella mente dei tifosi biancorossi: il match d’andata dell’ottavo di finale di Champions contro il Monaco, risultato fatale per il prosieguo del cammino europeo degli uomini di Wenger.

L’avvio di partita, d’altronde, aveva dato fiato alle speranze dei tifosi locali: determinati, grintosi, bravi a pressare alto e – spesso – a recuperare palla nella metà campo ospite,i biancorossi si fanno nettamente preferire. Nonostante il predominio, i Gunners non riescono a creare alcuna palla-gol e al diciottesimo rischiano, clamorosamente, di andare sotto: Fabregas pennella un assist al bacio per Oscar (schierato oggi da finto nueve), che entra in area di rigore e calcia debolmente a causa (anche) dell’uscita kamikaze di Ospina; Bellerin salva nei pressi della linea di porta, ma i Blues reclamano – non a torto –  la concessione di un penalty per il contatto fra il trequartista brasiliano e il portiere colombiano.

L’occasione sciupata risveglia il Chelsea, che non crea ulteriori pericoli ma tiene testa agli indemoniati uomini di Wenger, grintosi e sempre in costante proiezione offensiva. Le occasioni da rete si contano col contagocce, la partita, però, resta gradevolissima e giocata ad un ritmo decisamente elevato. A dieci minuti dall’intervallo, Cahill colpisce col braccio (largo) un tiro di Cazorla: i locali reclamano il penalty, l’arbitro non è della stessa idea e non concede un rigore, ad onor del vero, piuttosto netto. Passano solo tre giri di lancette e Ramires, servito magistralmente da Willian, fallisce una nitidissima palla-gol solo davanti ad Ospina. Nel finale di frazione, l’Arsenal crea due buone palle-gol con Sanchez e Ozil, ma Cortouis – in entrambi i casi – non ha alcun problema a far sua la sfera.

Nell’intervallo, Mourinho cambia idea: dentro una punta vera, Drogba, fuori il finto nueve, Oscar. Chi si aspetta un secondo tempo sulla falsariga del primo, con l’Arsenal aggressivo e determinato alla conquista dei tre punti, viene immediatamente smentito dai fatti. Il Chelsea, infatti, domina nel possesso palla, fattore di vitale importanza per addormentare il match e portare a casa quel punticino decisamente utile per chiudere – anche senza l’ausilio ufficiale dell’aritmetica – il discorso Premier. Emblematico, in tal senso, il dato sul possesso palla a metà della ripresa, con gli uomini di Mourinho vicinissimi al 70%. L’Arsenal è stanco, vittima di sé stesso e di un primo tempo giocato a mille all’ora.

Ma se nel primo tempo era stato il Chelsea, con Oscar, a sfiorare il goal nel momento migliore dell’Arsenal, stavolta sono i Gunners, al settantesimo, ad andare vicinissimi al vantaggio in un contesto favorevole all’avversario: Courtois respinge malamente una palla vagante consegnandola sui piedi, non propriamente vellutati, di Mertesacker, che calcia in malo modo e spedisce la palla abbondantemente a lato da posizione decisamente invitante. Scampato il pericolo, il Chelsea torna padrone del campo, domina nel possesso palla e addormenta la partita. Al primo minuto di recupero, però, l’Arsenal, tornato nuovamente grintoso come nel primo tempo, sciupa l’occasione per far suoi i tre punti con Welbeck, che non riesce a deviare in rete una palla vagante all’interno dell’area piccola. A fine partita esplode la gioia dei giocatori del Chelsea: manca ancora la certezza aritmetica, ma oggi, i Blues, si sentono nuovamente Campioni d’Inghilterra.

ARSENAL-CHELSEA 0-0 TABELLINO E PAGELLE

ARSENAL: Ospina 6; Bellerin 6,5, Mertesacker 5,5, Koscielny 6,5, Monreal 5,5; Coquelin 6,5, Cazorla 6,5; Ramsey 5,5, Ozil 5,5, Alexis 6; Giroud 5

CHELSEA: Courtois 6,5; Ivanovic 6, Cahill 6,5, Terry (c) 7, Azpilicueta 6,5; Matic 6,5, Ramires 6; Fabregas 6,5, Oscar 5,5, Willian 6, Hazard 5.