Porto, il ritorno del “Trivela”. Deco: “Quaresma qui è felice, può fare la differenza”

Una carriera di alti (pochi) e bassi (molti) quella di Ricardo Quaresma, figliol prodigo che solo nella sua terra natìa ha mostrato lampi del suo straripante talento. Pupillo di Mourinho che lo volle all’Inter, ha giocato anche con le maglie di Barcellona, Chelsea e Besiktas, senza mai entusiasmare.

Esploso con la maglia dello Sporting Lisbona, “el ciganito” (nome derivato dall’origine gitana del padre) ha fatto vedere le cose migliori con la maglia del Porto, in cui ha militato dal 2004 al 2008, maglia che ha deciso di tornare a vestire, con una scelta di cuore, nel 2014 dopo l’esperienza con l’Al Ahli di Dubai.

Quaresma al Porto è un giocatore totalmente diverso, rivoluzionato, che mostra lampi del funambolo di inizio carriera. I due gol nel quarto di finale di Champions al Bayern Monaco – mix di freddezza e astuzia nello sfruttare le malefatte di Dante e Xabi Alonso – ne sono la testimonianza. “El trivela“, altro soprannome datogli per il suo modo di calciare con l’esterno del piede, ha impressionato anche una leggenda dei Dragoes, Deco, vincitore dello storico triplete nel 2004 con Mourihno alla guida.

Gran merito della stagione del Porto è del tecnico Lopetegui, ma sono molto contento nel vedere che Ricardo sia felice, sta dando una grande mano alla squadra. Può ancora fare la differenza, è uno dei simboli di questo club. “La semifinale è un sogno possibile” – continua Deco, intervistato dal quotidiano portoghese A Bola – “Hanno giocato alla grande contro una delle favorite per la vittoria finale di Champions”.

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24 anni, appassionato di sport a tutto tondo (football americano, basket, golf e ovviamente calcio), letteratura, film e auto. Dopo aver conseguito la maturità linguistica, lavoro attualmente per una multinazionale metalmeccanica, mi occupo di calcio estero per passione ed amore per il rettangolo verde.