Benitez torna su Milan-Liverpool del 2005 e rivela cosa successe nell’intervallo

BENITEZ . Di scena questa sera a Wolfsburg con il Napoli per i quarti di Europa League, nel giorno del suo cinquantacinquesimo compleanno Rafa Benitez ha raccontato a France Football quella folle serata di 10 anni fa, soffermandosi su cosa successe nell’intervallo nello spogliatoio del Liverpool.

«Stavamo perdendo 2-0 e stavo prendendo alcuni appunti in inglese, perchè non parlando perfettamente quella lingua, dovevo scrivere per essere piu preciso. Mentre sono intento a scrivere, alzo la testa vedo Crespo, lanciato da Kakà, siglare la rete del 3-0. Gli appunti ormai erano carta straccia! Passavamo da una situazione in cui un goal avrebbe riaperto tutto ad un una situazione in cui dovevo convincere la mia squadra a tentare l’impossibile: recuperare tre goal al Milan».

«Nello spogliatoio dico: “Ragazzi non abbiamo più nulla da perdere, niente. Non siamo venuti qui per niente. Bisogna solo pensare a segnare un goal e vedrete torneremo in partita. Restate uniti e non mollate. Se pensate di aver dato tutto, cercate di fare ancora di più, il vostro corpo vi seguirà. Ci sono migliaia di tifosi con noi che nonostante lo 0-3 continuano a sostenerci».

«Dopo ho dovuto cambiare tattica. Volevo passare da un 4-2-3-1 ad una difesa a tre con l’ingresso di Hamann (al posto del terzino sinistro Traoré) a centrocampo per chiudere le linee e dare meno spazio a Kakà. Poi il massaggiatore mi dice che Finnan (uno dei tre difensori) non può continuare, così richiamo Traoré che era già sotto la doccia e si riveste subito. Tutto ciò in pochi secondi. Credo che questo ha contibuito a far tornare in campo i giocatori fiduciosi. Hanno visto che ero deciso. Se mi avessero visto disorientato, sarebbe stato complicato per loro tornare in campo con la fiducia necessaria».

«Chiaramente era impossibile pianificare una tale rimonta, ma io dovevo convincerli che era possibile, con le parole e con le modifiche tattiche adatte. Dovevo mostrarmi sereno. Le mie ultime parole prima del secondo tempo sono state queste: “Un goal, uno solo e saremo nuovamente in partita”».

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Ligure, classe 1985, da diverso tempo seguo il calcio francese. Per questioni geografiche e culturali, non potevo far altro che appassionami all'AS Monaco, benchè mi piaccia seguire anche le altre competizioni nazionali (sia professionistiche che amatoriali), in particolar modo la magica Coppa di Francia.