AMBURGO-WOLFSBURG 0-2 – Il Wolfsburg c’è. E per il Napoli, giovedì nei quarti di finale di Europa League, sarà durissima. Vittoria nitida e meritata per gli uomini di Hecking, che espugnano la Imtech Arena di Amburgo, colgono il sesto risultato utile consecutivo e lasciano invariato il distacco dal M’Gladbach, ricacciato a sette punti di distanza nonostante la vittoria nel Borussia-Derby contro il Dortmund. Non c’è mai stata partita. I biancoverdi hanno preso in mano le redini del match sin dai primi minuti e, di fatto, non le hanno mai lasciate, grazie ad una prova corale da grande squadra, sicura dei propri mezzi tecnici e sapientemente messa in campo dall’ottimo Hecking, tecnico a cui i risultati non hanno mai fatto difetto, alla prima vera chance su una panchina con ambizioni d’alta classifica.
Stupisce sempre di più la predisposizione al sacrificio della truppa di proprietà Volkswagen, con giocatori come Vierinha (sempre più a suo agio nel ruolo di laterale basso) e Arnold (che da regista sta costruendo la propria carriera dopo aver iniziato da trequartista) che si stanno riciclando in ruoli per loro fino a poco tempo fa inediti. Ma oltre alle indubbie doti caratteriali, questa squadra sa giocare un football assai gradevole, condito da fraseggi rapidi e nello stretto (esemplare, in tal senso, l’azione del secondo goal), una circolazione del pallone invidiabile e una capacità di cambiare il ritmo al match da squadra che ambisce – o forse lo è già – a diventare grande.
Certo, l’Amburgo di oggi non si può considerare un avversario attendibile bensì uno sparring partner. E dubitiamo che qualcuno possa contestare questa affermazione. I numeri, talvolta, fotografano al meglio l’andamento di un match. Ebbene, i Rothosen non hanno mai impensierito seriamente Benaglio, portiere ospite nonché spettatore non pagante della partita; insomma, un vero e proprio disastro. La linea difensiva fa acqua da tutte le parti: Cleber (responsabile del gol del vantaggio ospite) e Djorou commettono errori ed ingenuità a go-go, mentre Westermann, impiegato oggi nel ruolo di terzino destro, si dimostra – giornata dopo giornata – un giocatore da Zweite Liga. Ma i problemi non sono solo dietro.
A centrocampo non esiste un giocatore in grado di tessere le fila del gioco: Behrami e Diaz non sono certo dei playmaker, ma non esiste nessuno, oggettivamente, in grado di ricoprire quel ruolo. Van der Vaart e Holtby potrebbero essere delle soluzioni, anche se entrambi, quando sono stati impiegati in quella posizione, non hanno reso quanto atteso; anche oggi, impiegati alle spalle dell’unica (disastrosa) punta Lasogga, in una zona del campo teoricamente a loro più incline, hanno fallito miseramente, come testimoniano i fischi gentilmente offerti a van der Vaart al momento della sostituzione con Muller.
Il pubblico. Quello amburghese è caldo, sempre vicino alla propria squadra e voglioso di vedere i propri beniamini lottare per l’onore di una maglia che, nella sua gloriosa storia, non ha mai conosciuto l’onta della retrocessione in Zweite Liga, unica in tutta la storia del calcio tedesco. A venti minuti dal termine, però, anche i supporter’s Rothosen hanno perso la pazienza ed intonato un coro che lascia spazio a poche interpretazioni, ma ben inquadra lo stato in cui versa la compagine di Knabel:”Vogliamo vedervi combattere!” Se non si esibisce un sano spirito battagliero neppure quando sei penultimo in classifica, e non vinci una partita dall’alba dei tempi (7 febbraio, 2-1 all’Hannover), sperare di salvarsi è impresa al limite dell’impossibile. Anche se ti chiami Amburgo.
IL FILM DI AMBURGO-WOLFSBURG 0-2
3′ – Imperioso stacco di testa da parte di Naldo in area di rigore, Adler respinge d’istinto
10′ – WOLFSBURG IN VANTAGGIO: De Bruyne ruba palla ad un incerto Kleber, Dost riceve palla e serve un cioccolatino per Guilavogui, che fredda Adler con un tiro ad incrociare il secondo palo.
13′ – Provvidenziale intervento di Adler, che respinge lontano coi pugni un cross teso di Rodriguez destinato a servire Dost, solo all’interno dell’area piccola locale.
31′ – Diaz mette in mezzo in direzione di Olic, ma Benaglio è attento e respinge la sfera.
41′- Sinistro velenosissimo da fuori area di Vierinha, vola Adler e devia provvidenzialmente in corner
58′ – cross basso di de Bruyne per Dost, che coglie la traversa dal limite dell’area piccola; l’olandese, però, viene pizzicato in lieve posizione di off-side dall’assistente.
60′ – Rafa van der Vaart fischiatissimo al momento della sostituzione; al suo posto, Muller.
72′ – RADDOPPIO DEL WOLFSBURG – Splendida azione palla a terra del Wolfsburg, finalizzata da Caligiuri al termine di due splendide triangolazioni.
79′ – Botta tremenda di Rodriguez dalla media distanza, Adler respinge con i pugni
87′ – ESPULSO DJOROU che, ammonito pochi istanti prima, fa il segno degli occhiali all’arbitro e si vede sventolare in faccia il secondo cartellino giallo.
IL TABELLINO DI AMBURGO-WOLFSBURG 0-2
Amburgo: Adler, Westermann , Djourou , Cleber , Ostrzolek; Behrami , Diaz; Olic , van der Vaart, Holtby: Lasogga
Wolfsburg: Benaglio, Vieirinha, Naldo, Knoche, Rodriguez; Arnold, Guilavogui; D. Caligiuri, De Bruyne, Perisic; Dost
MARCATORI: 10′ Guilavogui; 72′ Caligiuri
AMMONITI: Diaz (A) 44′; Olic (A) 57′; Arnold (W) 71′; Muller (A) 72′
ESPULSO: Djorou (A, doppia ammonizione) 87′