Ripercorrendo le rapide tappe di Matias Nahuel Leiva, che a soli diciassette anni abbandonò il Villarreal C per far parte a tempo pieno della seconda squadra e poi debuttare tra i grandi meno di sei mesi dopo, Alfonso Pedraza è il canterano del momento in casa Villarreal. Domenica scorsa, in un incontro di cartello come il derby valenziano e in uno stadio di riferimento come il Mestalla, Marcelino ha deciso di farlo debuttare in Liga con la prima squadra a pochi giorni dal suo diciannovesimo compleanno (che compierà giovedì, col rischio di poter raccattare altri minuti contro l’Espanyol). La sua escalation è stata ancor più rapida del suo compagno ispano-argentino considerando che si tratta di un giocatore che ha disputato il girone d’andata col Juvenil A, ovvero il campionato Juniores. All’avvio del suo quarto anno nella cantera grogueta (fino alla passata stagione ha giocato anche nel CD Roda, società giovanile satellite del Villarreal, a cui la società sta costruendo una cittadella sportiva proprio a Vila-real) non era altro che uno dei tanti buoni prospetti dell’immensa piramide amarilla, che conta al suo interno di oltre quaranta squadre e seicento calciatori, tanto per fare un confronto sono numeri più che doppi rispetto alla Masia del Barcellona.
Ma parlare di annata d’oro è oltremodo eccessivo, specialmente considerando che Felipe Alfonso, come viene chiamato da chi si è limitato a leggere il suo nome sul web, già in autunno è stato martoriato da una serie di infortuni che lo hanno tenuto fermo più di due mesi. Non granché come inizio al suo primo vero anno con la camiseta amarilla. Eppure le qualità del ragazzo non son tardate a vedersi non appena ha avuto modo di mettersi in mostra. Vi avevamo accennato qualcosa qualche giorno fa: esterno offensivo sinistro, che grazie a un’eccellente duttilità può essere adottato anche sull’altra fascia, e che ha nelle rapidità e nel dribbling le sue armi migliori. Armi che convincono Paco López, allenatore del Villarreal B, a fargli fare il doppio salto di qualità, visto che nella squadra C non c’è mai passato. L’11 gennaio debutta nel calcio professionistico sul campo del Reus entrando in campo l’ultimo quarto d’ora. Da lì in poi non tornerà più indietro: anche per via di alcune lacune di rosa, Paco López lo integra definitivamente nella sua squadra e lo utilizza come primo cambio in una squadra che ha già in campo Nahuel Leiva e Leo Suárez. Il primo marzo arriva anche la prima rete: grazie al suo gol il MiniSubmarino batte l’Atlético Baleares.
Notato anche da Marcelino Alfonso Pedraza è pronto per il grande salto. Meno di un mese più tardi il tecnico della prima squadra lo convoca per allenarsi con i grandi e il 21 marzo entra nella lista ufficiale per il match di campionato contro il Siviglia. Non è ancora nulla comunque, moltissimi giovani eclissati in categorie minori sono riusciti a strappare una convocazione in prima squadra, ma è pur vero che per sbocciare bisogna passare proprio di qua. Così domenica scorsa arriva la seconda chiamata e, anche grazie alla degenza di Chéryshev e alla squalifica di Moi Gómez, l’insperato debutto, scavalcando i suoi compagni titolari nella squadra B. Entra al minuto 76 e dopo poco già rischia di fare il botto con un tiro dal limite infrantosi sulla difesa valenziana. Ne avrà ancora molta di strada da fare. Si tratta del sesto esordiente che il Sottomarino giallo ha buttato nella mischia quest’anno dopo i canterani Adrián Marín, Gerard Moreno e Sergio Marcos, e a Jonathan dos Santos e Javi Espinosa, prelevati da altri settori giovanili. A dimostrazione del fatto che il Villarreal continua a puntare forte sulla cantera, e spesso con ottimi risultati.