Non è di certo passata inosservata la reazione di Cavani dopo la sostituzione nel match di ieri sera tra Marsiglia e PSG: l’attaccante uruguaiano ha intrapreso un battibecco con l’allenatore Laurent Blanc per poi accomodarsi in panchina scuotendo la testa, il tutto in mondovisione. “A Parigi sto bene, ma nel calcio non sai mai cosa possa succedere. Quando firmai per il Psg era per fare l’attaccante, invece gioco da esterno” – aveva detto il Matador ai microfoni dell’emittente Canal+.
Come riporta stamattina la Gazzetta dello Sport, l’attaccante potrebbe presto accasarsi in altri lidi, vista la media realizzativa molto minore rispetto alle stagioni italiane, oltre ad una posizione in campo che non gli è mai andata giù. “La verità è che ho una reputazione di bomber, ma a Parigi non gioco nel ruolo giusto per poter segnare abbastanza. Faccio l’esterno. E’ così. Il resto sono chiacchiere, le critiche comprensibili”. Cavani parla anche del suo rapporto con Ibrahimovic, con cui è netto il dualismo per ricoprire il ruolo di puntero: “Ibrahimovic è indispensabile al Psg e c’è rispetto reciproco. Ma non è che poi devi essere amico di tutti. Siamo diversi per personalità e carattere”. E rincara la dose sulle promesse tattiche di inizio stagione: “L’idea era che giocassimo un 4-4-2, oggi giochiamo invece solo con il 4-3-3: io sto bene a Parigi, vorrei rispettare il contratto, ma mi focalizzo sulla prossima partita e gli obiettivi della stagione. Con la dirigenza c’è un buon rapporto, ma nel calcio non sai mai cosa possa succedere”.