Un Sánchez in formato super conduce il River alla vittoria nel clásico. Crolla così il San Lorenzo costretto a cedere la testa del campionato al Boca, vittorioso sul campo dell’Huracán con una doppietta di Meli. In chiave salvezza convincenti le vittorie per 3-1 di Quilmes e San Martín rispettivamente su Crucero e Tigre. L’Argentinos corsaro contro il Lanús. Infine, Braian Romero trascina il Colón al successo contro l’Olimpo.
San Carlos Sánchez, Boca primo – Come il buon vino, Carlos Sánchez invecchiando migliora. È l’uomo-ovunque del River Plate, la pedina fondamentale nello scacchiere disegnato da Marcelo Gallardo. In un River imbottito di giovani promesse (in vista dell’impegno di Copa Libertadores) e votato al turnover, Sánchez non riposa. È troppo importante per il sistema di gioco del tecnico. Se il Millo gioca bene lo deve all’uruguaiano, ai suoi continui movimenti a tutto campo e alla sua capacità di gestire il possesso. Imposta, pressa, accelera e segna. È lui a decidere il clásico, di rapina, su un ottimo cross improvviso di Rojas. Nella prima frazione il match è apparso equilibrato, ad alta intensità ma senza nitide occasioni da gol ad eccezione del tu-per-tu sprecato da Mussis contro il rientrante Barovero. La ripresa si è aperta con la rete fulminea del River che col passare dei minuti ha legittimato il risultato.
Non bene, dunque, il San Lorenzo che si è dimostrato troppo impulsivo e poco concreto nella fase offensiva. Il Ciclón cade dal trono (è stato raggiunto anchendallo stesso River) e cede lo scettro di padrone del campionato ai rivali del Boca Juniors. Los Xeneizes, freschi di festeggiamento per il 110° compleanno del club, confermano di essere rinati sotto la gestione del Vasco Arruabarrena, sono compatti e solidi. Amano mantenere il pallino del gioco ma se la partita lo richiede non disdegnano colpire in contropiede. La sfida contro l’Huracán ne è l’esempio: contro un avversario che veniva a pressare molto alto e con l’assenza di un costruttore come Gago (e nella ripresa di Lodeiro) l’arma vincente si è rivelata essere la ripartenza incarnata alla perfezione dall’attacco alla profondità di Meli, sempre più inserito negli schemi boquensi. I gol che hanno liquidato il Globo portano la sua firma (delizioso l’assist di Osvaldo per il primo centro dell’ex Colón). Gol che consegnano al Boca il meritato – è ancora imbattuto – primo posto in classifica. Arruabarrena predica calma, umiltà e sacrificio ma le prime otto giornate dicono che il Boca Juniors è la squadra da battere.
Argentinos espugna la Fortaleza – Non sta attraversando un buon momento il Lanús. Dopo la disastrosa débacle in quel di Boedo contro il San Lorenzo arriva un’altra delusione che allontana il Granate dai piani alti della classifica. È l’Argentinos Juniors a sgambettare la formazione allenata da Barros Schelotto e a compiere il sorpasso proprio ai danni dei rivali di giornata. Tutto ciò è dovuto al gol del giovane Rodríguez, bravo ad evitare Monetti con un tocco sotto per poi depositare in rete. Nella sfida di metà classifica tra San Martín e Tigre sono i sanjuanini a spuntarla grazie alla prima doppietta da professionista di José Luís Gómez (laterale destro di proprietà del Racing) e al calcio di punizione di capitan Bogado. Riguardo alla serrata e sempre imprevedibile lotta per la salvezza sono da segnalare i trionfi del Quilmes (con tanto di doppietta del Tito Ramírez) e del Colón, letteralmente trascinato dal talento del supersonico Braian Romero.