Torniamo finalmente a parlare del settore giovanile del Villarreal, focalizzandoci sull’andamento della squadra B che avevamo lasciato a inizio anno in situazione piuttosto rosea. Il filial di Paco López, dopo un preoccupante inizio, aveva scalato posizioni su posizioni ritrovandosi a sole due distanze dalla zona play-off, ma nel frattempo non è riuscito a dare continuità di risultati. Quel che più salta all’occhio è lo zoppicante andamento casalingo dove il Villarreal B non riesce a concretizzare quanto di buono si vede sul terreno di gioco: nel nuovo anno solare tra le mura amiche ha raccolto solo una vittoria, un pareggio e ben quattro sconfitte, ultima delle quali sabato scorso nel derby con il Valencia Mestalla, la seconda squadra dei cugini valenziani, perso uno a tre. Il leitmotiv della stagione sembra essere un gioco spumeggiante che puntualmente si dissolve nell’incapacità di convertirsi in punti buoni per la classifica, a sostegno del fatto che l’allenatore ha un eccellente materiale sotto mano e delle idee di calcio conformi alla politica della società, ma che manca ancora qualcosa per fare il definitivo salto di qualità. A questo si aggiunge infatti un ottimo trend esterno: undici punti nelle ultime sei gare sono un cammino da vertici, che conferma la bonarietà della strada intrapresa e forse induce a pensare che un calcio propositivo come quello mostrato dai ragazzi di Paco López sia più funzionale in trasferta, dove gli spazi si allargano e la qualità esce fuori, mentre in casa la necessità di aprire le difese avversarie espone la retroguardia amarilla a maggiori pericoli in ripartenze e l’attacco a dover fare qualcosa in più, che a oggi ancora non si riesce a fare.
A parziale discolpa del tecnico bisogna anche dire che soprattutto negli ultimi mesi il filial ha spesso dovuto rinunciare ad alcuni pezzi della rosa: se Adrián Marín è stato praticamente indisponibile per tutto l’anno tra prima squadra e infortuni, Sergio Marcos è invece stato usato in modo massiccio da Marcelino nelle ultime settimane, dopo aver disputato tutti gli incontri come titolare da inizio stagione. Ma anche un fitto mercato invernale ha mischiato le carte in tavola: Israel Puerto, perno della difesa, è stato ceduto al Lugo in Segunda División A a inizio marzo, e la sua cessione è stata rimpiazzata con la semplice promozione del panchinaro Javi Ramírez, mentre sul fronte offensivo si sono registrati gli addii di Jason Remeseiro, che con quattro reti era comunque il capocannoniere della squadra, per fine prestito e di Carlos Esteve che invece si è accasato al Saragozza B fino a fine stagione. Ovviamente tutte queste lacune sono state rimpiazzate sia con arrivi importanti: come Leo Suárez, il cui inserimento in squadra è stato rapido ma le cui caratteristiche tecniche non collimano con quelle del bomber, e di Franco Acosta che invece sta ancora avendo difficoltà a trovare spazio, anche per via del buon rendimento della prima punta Fran Sol, miglior marcatore groguet con otto reti. E sia con altre promozioni altrettanto importanti, una su tutte quella di Alfonso Pedraza, 18enne del Juveníl A, inserito direttamente nella squadra B, senza mai passare dal C, su espressa richiesta di Paco López che ormai da qualche tempo lo utilizza come uno dei primi cambi a gara in corso. Si tratta di un esterno sinistro, rapido e duttile, in grado di giocare anche a destra che ha colpito perfino Marcelino, tanto da farlo allenare con la prima squadra prima della partita di campionato contro il Siviglia.
Oltre a ciò bisogna considerare che molti di questi ragazzi hanno partecipato anche alla Premier League International Cup, un torneo giovanile a inviti promosso dalla Lega inglese e interamente disputato su suolo britannico, che ha visto lo stesso Paco López mettere insieme una specie di nazionale under-21 della cantera. Per onor di cronaca il Villarreal è stato eliminato al primo turno dopo esser arrivato a pari punti con l’Everton, tra l’altro battuto nello scontro diretto ma con un gol fatto in più a parità di differenza reti. Comunque a oggi la situazione del gruppo III di Segunda División B vede il Villarreal B in una tranquilla posizione di metà classifica, a sette lunghezze dai play-off e dieci dalla zona retrocessione, con sole sette gare al termine. I sogni proibiti del quarto posto sono ormai una chimera, ma dopo gli incubi autunnali della retrocessione si può essere soddisfatti del lavoro sin qui svolto, specialmente perché il filial continua a sfornare valide alternative alla prima squadra, che in definitiva è il suo obiettivo primario.
Sintesi di Everton-Villarreal della premier League International Cup