UEFA PLATINI – Non c’era l’imbarazzo della scelta nell’eleggere il nuovo presidente Uefa, unico candidato il numero uno già in carica: Michel Platini. L’ex numero dieci della nazionale francese, al comando del massimo organismo calcistico del continente dal 2007, si appresta ad affrontare il terzo mandato consecutivo. Quello di Platini è già un regno. La sfida che più sta a cuore al numero uno Uefa (nonché vicepresidente Fifa) è quella riguardante la violenza e il razzismo negli stadi: “Anche se a volte abbiamo l’amaro in bocca pensando che sono partite che non possiamo vincere, dobbiamo continuare a giocare fino alla fine. Dobbiamo giocare come se fosse una finale di coppa – afferma Platini – come se fosse la partita più importante della nostra vita”. Serve una sinergia tra calcio e politica, questo è ciò che lascia intendere il presidentissimo Uefa, preoccupazione per l’insorgere di vecchi/nuovi estremismi: “Queste sono battaglie che si possono vincere solo con l’aiuto delle autorità pubbliche. Perciò rinnovo la mia richiesta per una maggiore consapevolezza tra le autorità pubbliche, in modo che non si ripetano i giorni bui di un passato non troppo distante – conclude – un passato in cui hooligan e tutti i tipi di fanatici l’hanno fatta da padrone in stadi europei”.
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Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.