Primera Division Argentina: primo pari per il Rosario Central, ne approfitta solo il River

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PRIMERA DIVISION. E arrivò il primo stop. Solo un pareggio per la capolista Rosario Central, finora a quota 5 vittorie su 5 partite. Proprio il testacoda con l’Atletico Rafaela è costato due punti al Central, nella partita più inaspettata. Uno a uno sofferto nonostante la squadra di Sensini abbia giocato in dieci dal 27′. Le altre grandi però stanno a guardare. Solo il River soffre e vince, con l’uno a zero casalingo al Godoy Cruz, anch’esso rimasto con l’uomo in meno dal 53′. Si fermano sull’uno a uno sia le speranze di risalita del Racing che le illusioni di vetta del Boca. Entrambe si fanno rimontare nel finale, il Racing a Florencio Varela con il Defensa y Justicia, in una delle poche partite senza espulsioni, mentre al Boca non è bastato il rigore di Osvaldo a San Juan col San Martin, con l’unica differenza che qui entrambe le squadre hanno chiuso in dieci. Moltissime partite si sono chiuse con lo stesso risultato inflazionatissimo di questa giornata, l’uno a uno. Peggio ancora ha fatto l’Estudiantes, che in casa con il Banfield stava vincendo fino all’ 89′ e che invece ha preso due gol in 4 minuti ed è uscito così sconfitto.

Nestor Sensini potrà guardare al futuro con molto più ottimismo vista l’ottima figura che ha fatto il suo Atletico Rafaela, in crisi nera in questo inizio di Primera Division. L’uno a uno casalingo contro la grande capolista imbattuta era davvero poco pronosticabile a inizio partita. L’espulsione di Bastia al 27′ aveva poi complicato maledettamente le cose per “la Crema”. “Crema” che era andata a sorpresa in vantaggio con il rigore trasformato da Eluchans al minuto 19. Da lì l’Atletico si è messo a ringhiare e ad aspettare per ripartire in contropiede ma il secondo portiere De Giorgis (aiutato molto bene da German Re) è stato davvero insuperabile per Ruben, Delgado, Cervi e compagni. Da segnalare, nei minuti finali della prima frazione, un altro episodio increscioso accaduto nel “Nuevo Monumental de Barrio Alberdi”, con l’arbitro Delfino colpito al petto da uno degli innumerevoli oggetti piovuti durante la prima frazione sul terreno di gioco. Dopo una breve pausa la partita è ripresa, senza altri inconvenienti. Nella ripresa il Central ha spinto sull’acceleratore e ha trovato subito il pareggio, dopo soli tre minuti, con un gol di tacco alla “Crespo” di Marco Ruben, ancora più bomber del campionato. Sedici punti e vetta ancora solitaria per il Rosario Central che adesso però sente il fiato sul collo del Boca e soprattutto, se dovesse vincere stanotte, del San Lorenzo.

La grande beffa. Vincere uno a zero ad un minuto dal novantesimo e perdere due a uno dopo i minuti di recupero non si può definire in un altro modo. Vittoria però che può tranquillamente dirsi meritata per una squadra, il Banfield, in trasferta, che ha tirato ben 25 volte verso la porta avversaria, centrando la porta per undici volte. Numeri davvero notevoli per una squadra che affrontava una delle grandi del campionato nello stadio nemico. Ma il Banfield sta ritrovando il ritmo e il calcio spettacolo tipici del gioco di Almeyda, e adesso ha raggiunto proprio l’Estudiantes a dieci punti. Estudiantes che era andato in vantaggio con un gran colpo di testa di Desabato al ’44 ma che aveva lasciato troppo spazio e iniziative nella ripresa ad una squadra velocissima e che gioca benissimo solo in fase d’attacco. Le fatiche di Libertadores sono costate caro al “Pincha” che ha mollato troppo nel finale, concedendo il pareggio a Viatri al ’89 e il gol vincente con un destro dal limite dell’area di Cazares al ’92.

Il Racing non riesce proprio a decollare. Ancora una delusione, ancora una rimonta subita e ancora un pareggio. Sono nove i punti in classifica e sono sette i punti di distanza dalla vetta, in sei giornate. Davvero una partita da cuori forti quella giocata contro il Defensa y Justicia, in un finale dalle tantissime emozioni. “El Halcon” è comunque riuscito a braccare gli attaccanti dell’ “Academia”. E dire che il Racing era andato subito in vantaggio dopo un solo minuto con un bel gol di destro al sette di Carlos “Discoteca” Nunez. Reazione immediata del Defensa che gioca sempre un calcio molto frizzante e offensivo, con tre attaccanti e uno spirito davvero propositivo. La regia di Busse e le occasioni di Leyes e Isnaldo ne sono la prova. Il secondo tempo si è animato e anche di parecchio solo nel finale, dopo mezz’ora di noia. Occasioni che sono fioccate da entrambe le parti con i due portieri ancora protagonisti. Soprattutto Arias, “arquero” de “L’Halcon”, è riuscito a neutralizzare Bou e Fernandez in più occasioni prima del gol del pareggio del compagno paraguaiano Rodriguez arrivato al ’85. Ma ancora Arias è riuscito nella prodezza di parare due volte su Brian Fernandez e su Romero una volta, nel giro di pochi minuti. Defensa che porta a casa il settimo punto, Racing che esce ancora deluso dal campo e che dovrà impegnarsi ancora di più per risalire la classifica.

Tra le grandi sorride solo il River. Vittoria molto sofferta ma fondamentale per la classifica dei “Millonarios”. Adesso la vetta è distante solo 4 punti. River partito fortissimo nel primo tempo e che ha avuto l’occasione di andare in vantaggio già al 19′ ma Teofilo Gutierrez si è fatto ipnotizzare da Moyano sul penalty. Moyano che ha effettuato questa fondamentale parata insieme a molte altre durante tutta la partita. Teo che però si è fatto perdonare andando in gol con una zampata da due passi, al minuto ’22, servita splendidamente di testa da un Solari in splendida forma, sicuramente il migliore dei suoi insieme a Teo e a Leo Ponzio. Godoy Cruz che si è difeso con molto ordine ed è riuscito a rimanere in partita, nonostante l’espulsione dell’attaccante Leandro Fernandez al ’53. Complice l’involuzione e l’imprecisione nel gioco del River del secondo tempo, il “Tomba” è rimasto aggrappato alle iniziative solitarie dei due attaccanti ecuadoregni Ayovi e Mercado ma senza fortuna. River che ha cercato il raddoppio ma che ha sprecato troppo nel finale.

Amara la notte anche per il Boca Juniors, nonostante un altro gol di Pablo Osvaldo. Stavolta l’oriundo italiano era andato in gol su rigore assegnato per una mani di Gelabert, dopo soli dieci minuti. Partita dalle molte emozioni anche questa di San Juan, con i “verdinegros” alla ricerca del pari, arrivato solo al ’66 con Marcos Figueroa. La buona retroguardia “xeneize”, i piedi fatati di Lodeiro e la classe di Osvaldo hanno spaventato i padroni di casa ma sia Vera, che Canuhé che Figueroa avevano provato a impensierire Orion, che in una azione di queste, è entrato in modo durissimo su Bueno, provocando all’attaccante dei “santi” la frattura di tibia e perone. Espulsione per il portiere del Boca al minuto 78. Espulsione anche per Gelabert del San Martin al minuto 83 per doppia ammonizione a Gelabert. Boca che non riesce nell’aggancio alla vetta ma che rimane il primo grande pericolo per il Central e per le altre grandi in Primera Division Argentina. San Martin fino ad ora discreto, alla casella 17 con 7 punti.

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Laureato in media e giornalismo a firenze. Giornalista, corrispondente e scrittore, passione per il calcio, esperto di calcio argentino e calciomercato.