Roma-Fiorentina 0-3: psicodramma giallorosso, viola ai quarti

ROMA-FIORENTINA 0-3– La cronaca di un match è un compendio di fatti, di risposte dunque, ma questo pezzo non può che iniziare con una domanda: cosa è successo alla Roma? La squadra meravigliosa ammirata lo scorso anno, alla quale sono una Juve con un punteggio record è riuscita togliere lo scudetto, si è presentata ai nastri di partenza di questa stagione con grandi aspirazioni, rinforzate da alcune mosse importanti sul mercato. Certo, elementi chiave – si pensi a Benatia – hanno cambiato aria ma la squadra era comunque forte e ambiziosa. Rudi Garcia era riuscito a dare ordine al caos delle ultime annate ma negli ultimi mesi tutto è cambiato. Per comprendere i motivi di questa crisi (termine usato con troppa disinvoltura dalla stampa nostrana ma adeguato nel caso specifico) bisognerebbe essere dentro allo spogliatoio, qualcosa si è rotto e Garcia non sembra avere idea di come riparlarlo. Questioni psicologiche più che tecniche. Con questo non vogliamo svilire i meriti della Fiorentina, Montella stasera ha dimostrato per l’ennesima volta di che pasta è fatto, ma uno zero a due dopo venti minuti è certamente un’anomalia. La Roma, dopo aver salutato il tricolore, dice addio anche all’Europa League. Le nostre speranze da qui in avanti sono affidate al Napoli e ai gigliati.
L’uno a uno dell’andata (clicca QUI per la cronaca) rende l’esito di questa gara incerto, discorso qualificazione aperto. Almeno prima del fischio d’inizio. La Roma si schiera con il 4-3-3: Skorupski; Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Keita, De Rossi, Pjanic; Florenzi, Gervinho, Ljajic. Panchina: De Sanctis, Astori, Cole, Paredes, Iturbe, Verde e capitan Totti in attacco. La Viola risponde con la difesa a tre e la solita densità in mezzo al campo, la virtù per Montella sta nel mezzo: Neto; Gonzalo R., Savic, Basanta; Joaquin, Badelj, Mati Fernandez, Borja Valero, Alonso; Salah; Babacar. Panchina: Lezzerini, Tomovic, Pasqual, Vargas, Aquilani, Ilicic, Gomez. I giallorossi cercano di scacciare i fantasmi delle ultime settimane con un avvio gagliardo, Florenzi subito pericoloso, ma sono i viola (oggi in casacca bianca) a far male dopo appena sei minuti. Fallo di Holebas su Fernandez, rigore che Rodriguez trasforma. Roma-Fiorentina 0-1, da qui in avanti all’Olimpico si consuma un dramma sportivo. I capitolini accusano al colpo, tra il 17′ e il 20′ di scoppole ne arriveranno altri due. Skorupski combina un macello cercando di evitare il corner, comico scivolone del portiere che regala il gol ad Alonso. E siamo a due. Passati tre giri di lancette ne arriva un altro: corner di Mati e palla che giunge a Basanta: sfera ancora in fondo al sacco. Roma-Fiorentina 0-3. E siamo al ventesimo.
Giallorossi sotto shock, i fischi sommergono Totti e compagni. Dentro anche Iturbe, ma è una mossa dettata dalla confusione, ci si mette anche Neto, strepitoso nel dire no a Ljajic. Comprensibile la delusione dei tifosi ma ovviamente questa situazione non aiuta gli uomini in campo. E’ una vera e propria contestazione quella del popolo giallorosso, la Curva Sud abbandona lo stadio. Il secondo tempo ha poco altro da raccontare, eccezion fatta per l’infortunio di Savic che lascia spazio a Tomovic. Roma-Fiorentina tanto è già finita da un pezzo. Altri 45 minuti da affrontare, i capitolini ne farebbero volentieri a meno, Salah però è di un altro avviso. L’egiziano, splendido innesto invernale per la Viola, fa tremere la traversa dopo un’azione irresistibile in solitaria. Fiorentina senza pietà, ci prova anche Babacar, il portiere si salva. Prosegue la contestazione dei tifosi, volano fumogeni in campo e si teme lo stop, Roma ormai in balia di un avversario che ha fame di gol, Salah fa collezione di legni, al minuto 77 è il palo destro stavolta a strozzargli l’urlo in gola. Pochi secondi dopo Ljajic viene ammonito, un cartellino che peserà più avanti. I tifosi tornano in curva ma le intenzioni non sono buone: niente tifo, contestazione a oltranza.
La Roma chiude addirittura in dieci, ciliegina esplosiva su una torta amarissima, in un curioso incrocio di ex Ljajic entra con il piede a martello su Aquilani: secondo giallo. In una serata di follia, il signor Çakir ha il buonsenso di dare solo un minuto di recupero. La Roma lascia l’Europa League e lo fa nel peggiore dei modi, in lotta con i suoi tifosi e con se stessa. Merita applausi invece la Fiorentina targata Montella, dopo sette anni i gigliati tornano ai quarti di finale. L’impresa è difficile ma possibile.