Pagelle Barcellona-Manchester City: Messi-Aguero, non c’è partita

Barcellona-Manchester City 1-0, video gol highlights

PAGELLE BARCELLONA-MANCHESTER CITY. Il Barça batte il City anche al ritorno con un gran gol di Rakitic e accede ai quarti di finale di Champions League per l’ottavo anno consecutivo.

Barcellona

ter Stegen 7– Serata non complicatissima per il portiere tedesco, sempre pronto e concentrato sui tiri centrali degli inglesi. Rischia un po’ su Agüero a inizio ripresa, si rifà alla grandissima parandogli il rigore e spezzando ogni velleità di rimonta mancuniana.

Dani Alves 6,5– Non spinge tantissimo, il lavoro è già stato fatto all’andata: si preoccupa delle scorribande di Kolarov, non soffrendo più di tanto. Dal 91′ Adriano sv

Piqué 6,5– Se Agüero non è in serata il merito lo si deve anche al centrale spagnolo che respinge ogni tentativo del Kun, sia con le buone che con le cattive, anche se il rigore da lui provocato sembra generoso; partita positiva per l’ex-United.

Mathieu 6– Aiuta Piqué nel compito di arginare Agüero, non sempre è preciso e nella ripresa gli sfuggono più volte sia lui che Jesús Navas. Ma alla fine anche lui si guadagna la “pagnotta”. Non sfigura.

Jordi Alba 6,5– Ha compiti più offensivi del suo collega Alves, e quando può fa valere tutta la sua progressione. Costante minaccia per i Citizens, dopo un alterco con Nasri mette alla frusta Sagna. Va anche in gol, ma l’arbitro annulla per fuorigioco; poi si limita a controllare Navas.

Mascherano 6,5- Si piazza davanti alla difesa nel suo ruolo naturale: nel primo tempo c’è poco lavoro, nella ripresa dà una grossa mano, soprattutto quando David Silva si carica il City sulle spalle. Tanto lavoro oscuro che alla fine porta i suoi frutti.

Rakitic 7- Messi ha sicuramente rubato la scena, ma il croato è stato tra i migliori in campo. Comanda il centrocampo con autorità, non c’è azione offensiva che non passi dalle sue parti. Non fa rimpiangere Xavi e in più si regala il gol in pallonetto per sigillare la qualificazione blaugrana; acquisto azzeccatissimo. Dall’84’ Rafinha sv

Iniesta 6- Con un Rakitic così in serata, non serve molto la sua qualità e la sua classe, dunque si limita al compitino nel dare equilibrio alla squadra. Non una grande partita, comunque, ma aiuta i suoi nel possesso palla per congelare il match.

Neymar 6,5- Fa impazzire la retroguardia del City, Sagna in particolare, con le sue finte e la sua velocità. Solo il palo ed un monumentale Hart gli negano un gol meritato per il tanto lavoro offensivo creato. Con Messi si trova ad occhi chiusi.

Messi 7,5- Dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, perché ha vinto 4 palloni d’oro. Nel primo tempo esiste solo lui; tunnel, dribbling con difensori come paletti, più volte vicinissimo alla rete. Nella ripresa cala leggermente, lasciando spazio a Neymar e Suárez, ma è in formissima per il Clásico.

L.Suárez 6,5- Nel primo tempo fa lavoro sporco nella trequarti, conquistando molte punizioni e lasciando lo show a Messi, ma poi vuole segnare di nuovo al City e ci prova in tutti modi ma Hart è in giornata di grazia e lascia a secco il Pistolero; quando il numero 1 inglese è battuto, ci si mette il palo.

Manchester City

Hart 7,5- Para di tutto. Baluardo insuperabile, battuto solo dal lob di Rakitic, ma per il resto respinge a ripetizione i tiri di Messi, di Suárez, di Neymar, dimostrando di essere un ottimo portiere. Migliore dei suoi, e la dice tutta sul match del City…

Sagna 5- Schierato a sorpresa al posto di Zabaleta, ha sulla coscienza il gol di Rakitic, completamente perso dietro di lui. Per il resto, soffre tremendamente Neymar e Jordi Alba, in avanti rivedibile.

Kompany 6– Senza infamia e senza lode, cerca di salvare il salvabile nonostante un Messi semplicemente mostruoso. Partita ordinaria per il belga.

Demichelis 5,5– Prova a salvarsi con l’esperienza, ma Luis Suárez è un brutto cliente per tutti e mostra i limiti dell’argentino; soffre per tutta la serata.

Kolarov 5- La sua stagione finora non è stata ottima, e la partita del Camp Nou è in linea con il resto dell’anno. Timido, impacciato, molle nei tackle, totalmente travolto dall’impeto di Messi e Suárez. Pessima prova.

Yaya Touré 4,5- La grande delusione della serata. Tornato dopo la squalifca di 3 giornate, si ritrova preso in mezzo dal centrocampo del Barcelona e resta imbrigliato per quasi tutto il match. Mai una giocata, sempre secondo sui palloni vaganti, incisione sulla partita nulla. Dov’è il vero Yaya? dall’87’ Lampard sv- Meritava più minuti.

Fernandinho 5,5– Difficile rincorrere da solo tutta la mediana catalana, lui ci prova, ma finisce anche risucchiato nel vortice blaugrana, lasciando buchi infiniti tra difesa e centrocampo. Nella ripresa prova a rimettersi in sesto ma ormai i buoi sono già scappati dalla stalla…

Nasri 4- Altro grande assente del match: nervoso fin da subito, tocca pochi palloni e non è mai nel vivo del gioco. Dopo un fallaccio evitabile su Neymar, viene sostituito da Jesús Navas chiudendo mestamente la sua Champions.

dal 46′ Jesús Navas 6- Fa meglio di Nasri, porta almeno un po’ di velocità all’attacco dei Citizens; crea più di un grattacapo a Jordi Alba.

Milner 5– Parte largo sulla fascia, si accentra spesso per mancanza di palloni giocabili, ma la sua è stata un partita abbastanza anonima, confusionaria, senza nessuna logica. Serata storta per lui.

dal 72′ Wilfried Bony 5– Tocca pochi palloni, e li gioca male. Non da ricordare il suo primo mese al City, ma ha bisogno di giocare di più.

David Silva 6,5– Il migliore dei giocatori in movimento del City, si carica la squadra sulle spalle e prova a trascinarla, ma i suoi compagni non sono sulla stessa lunghezza d’onda. Non solo tanta qualità, ma anche cattiveria e palloni recuperati a quantità. Giocatore impressionante, le azioni offensive del City partono tutte da lui.

Kun Agüero 5– La sua stella viene oscurata da quella di Messi: lui fa tutto il contrario del connazionale del Barça. Non gli riesce una giocata, si intestardisce, gioca poco con i compagni tentando tiri improbabili. Avrebbe l’opportunità di riscattarsi quando conquista il rigore, ma poi lo calcia malamente e ter Stegen respinge. La fotografia della sua serata e di quella del City.

About Alfonso Alfano 1810 Articoli
Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.