La remontada che non ci sarà, ma non si sa mai…

Villarreal Siviglia

«Tre gol da rimontare al Milan, al Milan di questa sera, sembra un’impresa veramente fantascientifica» fu la celebre, ormai quasi storica frase con cui Piccinini commentò la fine del primo tempo di quel Milan-Liverpool di Istanbul 2005, che come tutti sanno si trasformò in una delle più incredibili rimonte della storia del calcio. E proprio di impresa fantascientifica si deve parlare considerando quel che è tenuto a fare il Villarreal a Siviglia, dopo la peggior sconfitta interna della sua storia in Europa League. Vincere con almeno tre gol di scarto in Andalusia, o due a patto di segnarne almeno quattro sono scenari che poco hanno a che fare con la realtà, soprattutto perché finire una partita in goleada è molto più plausibile in una gara di andata, quando le squadre giocano a viso aperto e senza calcolatrice in mano, che in un match di ritorno. Lo dice la razionalità, lo dice il buon senso, lo dice la statistica, ma soprattutto a dirlo è la storia.

Le maggiori rimonte del calcio europeo sono avvenute in casa e per assistere a un ribaltamento di tre gol nella tana dell’avversario si è dovuto aspettare cinquantacinque anni. L’unica squadra capace in un’impresa di questo tipo è stata la Dinamo Bucarest di Dario Bonetti che nel play-off dell’Europa League 2009/10 vinse 0-3 sul campo dello Slovan Liberec, aggiudicandosi la doppia sfida ai rigori. Peccato però che di impresa si può parlare fino a un certo punto: i romeni erano nettamente superiori tanto che nel match d’andata stavano vincendo comodamente per due a zero, prima dell’invasione di campo dei propri tifosi che costò loro lo zero-tre a tavolino. A parte questa eccezione al confine tra il folclore e l’epica nessuno mai ha rimontato tre reti sul campo dei rivali, figuriamoci cosa può voler dire provarci a Siviglia, piazza caldissima e squadra campione in carica della competizione.

A voler fare proprio cercare un precedente incoraggiante bisogna tornare al 6 gennaio 2011, ritorno degli ottavi di Copa del Rey, il Villarreal ospita il Valencia di Unai Emery, attuale allenatore del Siviglia, dopo il pareggio a reti inviolate dell’andata. Al termine del primo tempo i pipistrelli si ritrovano in doppio vantaggio grazie alle reti di Éver Banega (anch’egli oggi è al Siviglia) e Soldado, con il Sottomarino giallo costretto a segnare tre gol in quarantacinque minuti per passare il turno. Nella seconda frazione di gara al Villareal bastano diciotto minuti per centrare l’obiettivo: vanno a segno Santi Cazorla, Marco Rubén e Giuseppe Rossi, che allo scadere firmerà il 4-2 definitivo. Quella notte in campo c’erano Bruno, che giocò tutto il match, e i giovanissimi Mario Gaspar e Musacchio, subentrati nel finale.

Un altro precedente curioso sarebbero gli ottavi di Copa del Rey 2003/04 quando il Siviglia espugnò il Madrigal con lo stesso risultato di settimana scorsa, uno a tre, salvo poi perdere in casa per zero a due. Ecco, se ci si vuole ispirare a qualcosa bisognerebbe ripartire da questi precedenti. Ma dopo un’altra buonissima stagione quel che veramente si dovrebbe chiedere a questi giocatori è solo una prestazione, novanta minuti con la rabbia e la voglia di fare qualcosa che nessuno è mai riuscito a fare, possibilmente senza ritrovarsi sotto di una rete dopo sei minuti, come già successo contro Valencia (1-3 in Liga), Barcellona (1-3 in Copa del Rey), e lo stesso Siviglia all’andata. A prescindere dal risultato finale, i duemila groguets che si recheranno sul posto per sostenere la squadra, resterebbero soddisfatti da una prestazione che possa quanto meno far riscattare la bastonata del Madrigal.

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Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.

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