LANUS MELANO. In attesa di Rosario Central e River Plate, la quinta giornata è proseguita con le partite della domenica in cui hanno brillato San Lorenzo e Lanus. Delusioni per Estudiantes e Velez. Una domenica positiva anche per Tigre e Quilmes, mentre l’Argentinos Juniors si conferma come nota positiva di inizio torneo.
A Buenos Aires un derby caldissimo ha visto prevalere un buon San Lorenzo su un Huracan incompiuto, con un tre a uno finale in cui il “Pipi” Romagnoli e Sebastian Blanco hanno condotto il “Ciclon” al successo, mentre il solito bravissimo “Pato” Toranzo non è bastato al “Globo”. San Lorenzo che si porta a dodici punti, in seconda posizione provvisoria, sotto al Boca e al pari del Central che ancora deve giocare (in casa contro il Temperley), così come il River, impegnato a Sarandi contro l’Arenal.
Serata indimenticabile per il talento del “Granate”, Lucas Melano (nella foto in alto), che ha servito un poker nella vittoria per 5 a 1 fuori casa a Mendoza con il Godoy Cruz. 4 gol e assist in una serata perfetta del Lanus che, come il San Lorenzo, risale la classifica e si porta sesto a nove punti, tra l’altro ancora imbattuto. L’occasione per l’Estudiantes di rimanere incollato al Central, al Boca e agli altri invece, è andata a farsi benedire per colpa di un grande Argentinos Juniors, che sotto di due gol in casa, ha creduto fino in fondo in un risultato positivo, accorciando le distanze e poi, approfittando dell’uomo in più, ha imposto il 2 a 2 finale a dieci minuti dalla fine, per la cocente delusione di Pellegrino e di tutto il “Pincha”.
Delusione che ha sofferto anche il tecnico del Velez Sarsfield, Miguel Angel Russo, nella sconfitta esterna a Quilmes per due a uno, con un rigore di Ramirez che ha regalato la prima vittoria per i “cerveceros” a tre minuti dalla fine. Altra squadra in ripresa e in grande ascesa è il Tigre, al terzo risultato utile consecutivo, che è riuscito a domare per 2 a 1, tra le mura amiche del Monumental di Victoria, l’Atletico Rafaela di Nestor Sensini, fanalino di coda con un solo punticino.
San Lorenzo–Huracan
Era partito molto bene il derby per l’Huracan di Apuzzo, andato in gol col solito Toranzo, autore di una gran rete, con destro forte e molto a giro, su assist del “crack” Romero Gamarra. Huracan partito all’attacco e con un gran ritmo ma che ben presto ha dovuto lasciare campo e iniziativa ad una squadra obiettivamente più forte, come compattezza, come qualità e come gioco. Romagnoli, Blanco, Mussis e davanti Mauro Matos hanno iniziato a girare, mentre i soliti stantuffi laterali Buffarini e Mas hanno continuato a spingere come ossessi. Ecco che un’azione di sfondamento palla al piede ha portato al pareggio di Romagnoli al 31′, solo un quarto d’ora dopo il vantaggio di Toranzo.
Partita nervosa, con un arbitro molto nervoso e troppo sicuro di sé. Tanti calci e molti episodi dubbi. Il piedone di Caruzzo al 45′, solo in area su calcio d’angolo insieme ad altri tre compagni, è la spiegazione facilissima del perché l’Huracan sia una squadra da metà classifica, incompiuta, con un ottimo attacco e un discreto centrocampo ma con una difesa sempre traballante. Nella ripresa, i continui attacchi del “Ciclon” hanno portato alla terza rete su calcio di rigore, episodio molto contestato, come tutti gli altri episodi della partita del resto, con il gol di Matos al ’63. San Lorenzo che ha approfittato delle occasioni sciupate dal “Globo” nel primo tempo e che, forte del due a uno, ha iniziato con un gran possesso palla e un’ottima organizzazione di gioco che ha fatto innervosire e stancare l’Huracan, che ha infatti subito il terzo gol e poi ha rischiato di crollare più volte, non riuscendo più ad organizzare occasioni pericolose. 4 vittorie e una sconfitta per il San Lorenzo, campanello d’allarme per le altre big: il “Ciclon c’è.
Argentinos Juniors–Estudiantes
Quando pregustava già il sapore della vittoria e la felicità di rimanere in vetta, l’Estudiantes ha dovuto masticare un boccone molto amaro, dovendosi fermare sul pareggio. Due a due finale merito di un Argentinos Juniors che rimane imbattuto in campionato, a nove punti, con due vittorie e tre pareggi. Primo tempo di marca Estudiantes, con il gol su rigore di Mendoza dopo appena otto minuti, per una sciocchezza di Garré su Auzqui. “Pincha” che ha proseguito a comandare il possesso della palla e ha continuato ad attaccare, andando in gol al secondo minuto del secondo tempo con il colpo di testa di Auzqui stesso.
Ma i cambi tattici di Gorosito e la spinta del tifo locale del “Diego Armando Maradona” hanno aiutato “El Bicho” a trovare il coraggio di spingersi ancora di più in avanti, proprio mentre Pellegrino e i suoi avevano iniziato a tirare su barricate, lasciando l’iniziativa agli avversari. Franzoia al 53′, su assist di Alvarez ha accorciato le distanze, mentre il doppio giallo di Damonte in tre minuti, 54′ e 57′, è stato il campanello d’allarme per il “Pincha”. Ma ancora una volta, protagonista nel bene e nel male, Ezequiel Garré, ha fatto partire una bomba mancina sotto la traversa al minuto 78, che non ha dato scampo al bravo Silva, fin lì insuperabile, regalando il pareggio ai suoi per poi farsi ammonire anch’egli due volte, al minuto 85 e al minuto 93, lasciando i suoi in dieci nel finale.
Quilmes–Velez Sarsfield
Si ferma l’imbattibilità del Velez targato Russo, mentre gioisce per la prima volta il Quilmes di Falcioni. Velez che aveva iniziato meglio ma che è stato subito imbrigliato molto bene a centrocampo e sulle fasce. Quilmes molto attento e molto applicato che è riuscito addirittura a passare in vantaggio con un gol un po’ casuale e fortunoso, sugli sviluppi di un calcio piazzato e di una palla a campanile nell’area, dove sia il portiere Sosa che i difensori del “Fortin” non sono sembrati né pronti, né posizionati bene e hanno favorito il colpo di nuca del terzino Suarez, al suo primo gol. Velez che ha provato a fare gioco ma che ha sbagliato moltissimo, così come gli avversari, in un primo tempo confuso e bruttino. Solo su rigore infatti, Milton Caraglio, è riuscito a portare i suoi sul pareggio al terzo della ripresa e solo gli ingressi di Asad e Caceres hanno portato miglioramenti nel gioco del Velez. Ma tutta la retroguardia “cervecera”, con un Carli in gran serata, hanno respinto ogni offensiva. E proprio quando sembrava dovesse finire sull’uno a uno, un altro rigore, ha portato al primo successo stagionale la squadra di Falcioni, con il gol di Ramirez al minuto 87.
Tigre–Atletico Rafaela
Due capocciate e il Tigre riprende a ruggire. Notte fonda e crisi nera per l’Atletico Rafaela. Due a uno finale per la squadra di Gustavo Alfaro che vince ancora e scala posizioni in classifica, dimostrando grande forza tra le mura amiche e facendo intravedere buone potenzialità. Primo tempo in cui la T è riuscita a mettere in ghiaccio la partita con il colpo di testa del “Chino” Luna al 27′ e dell’ex Torino, Marcelo Larrondo, al secondo gol, ancora di testa al minuto 46, ancora nella prima frazione. Con coraggio e più determinazione ma con evidenti problemi di organico e di uomini di attacco, “La Crema” ha cercato di attaccare con più convinzione nel secondo tempo, riuscendo però a fare gol solo su rigore al minuto 62 con Eluchans.
Godoy Cruz–Lanus
Cinque gol a uno e una partita in cui da commentare c’è solo il talento del giovane attaccante Lucas Melano, autore di una prestazione perfetta, con quattro gol e un assist. Piccola parte del palcoscenico se l’era presa anche Leandro Fernandez, che aveva portato in vantaggio al 26′ i suoi, con un grandissimo bolide sinistro da venticinque metri che si è insaccato al sette della porta di Monetti. Poi per il Godoy Cruz è calata la notte. Lanus che ha iniziato a fare il proprio gioco, offensivo e molto aperto sulle fasce. Premiati gli sforzi del “Granate” già al ’39 con il mancino basso tagliato in area di Velazquez, dove Melano si è avventato in scivolata per il pareggio.
Ma solo sette minuti più tardi, in chiusura di primo tempo, lo stesso attaccante scatenato è andato a rubare una palla vagante alla difesa locale e ha servito al centro per il rimorchio vincente di Ortiz. Nel secondo tempo, ancora il Melano show. Al 5′, riceve palla in area, sbeffeggia due difensori facendogli passare la palla in mezzo e passandogli di fianco, per poi saltare il portiere di casa Moyano con un pallonetto ravvicinato dolcissimo. Al minuto 64 invece, ancora il numero 26 a portar via una palla con velocità e furbizia alla difesa dormiente del “Tomba” e ancora un pallonetto a Moyano in uscita. Infine poker servito al minuto 73, con Benitez a rubar palla a centrocampo e a lanciarlo dritto a rete, finta e destro sotto la pancia di Moyano. Il Lanus spettacolo è tornato. Un altro giovane grandissimo talento sta sbocciando in Argentina, il suo nome, se non l’avevate capito, è Lucas Melano.