L’Inter è uscita dalla Volkswagen Arena con un pesantissimo 3 a 1 da digerire e con il grande rammarico di essere subito passata in vantaggio in terra nemica e non aver sfruttato l’occasione per portare a casa un risultato positivo. E sono arrivate anche le critiche per Roberto Mancini, forse le prime da quando è tornato all’Inter. Stavolta tifo e stampa se la sono presa con la scelta del mister di schierare Carrizo titolare in una partita così importante e delicata. I tifosi nerazzurri non l’hanno proprio digerita: “Ok che è stato fin qui il portiere di coppa, ma dagli ottavi in poi anche basta con questo teatrino, deve giocare il più forte, e quindi deve giocare Handanovic“. Tutti d’accordo, quindi.
Mancini, nel post gara, ha così risposto a chi gli chiedeva degli errori del portiere argentino: “Gli errori tecnici possono capitare, al portiere come negli altri ruoli. Anche i difensori sbagliano e sul passaggio errato del nostro estremo difensore la colpa è anche dei miei difensori. E’ sbagliato arretrare sempre cercando la giocata al portiere, si dovrebbe guardare e giocare sempre in avanti. Il portiere non è un giocatore, i difensori devono avere il coraggio di osare”.
Insomma Mancini scagiona Carrizo e punta il dito contro la difesa. Un duro attacco quello del tecnico di Jesi, che anche in passato non ha mai nascosto di non essere soddisfatto del suo reparto arretrato.
Un’altra scelta criticata è stata quella del cambio di modulo, il passaggio alla difesa a 3 ha ricordato un po’ quel Mazzarri che fu tanto odiato e i risultati alla fine sono stati a dir poco imbarazzanti. Anche a questo ha replicato il tecnico interista, provando a spiegare le dinamiche di questa mossa azzardata: “Il passaggio alla difesa a tre? Stavamo soffrendo, ma abbiamo subito il gol appena dopo il cambio. Non è andata bene. Loro poi sono forti di testa, ma Naldo sul gol ha colpito la palla a un metro e cinquanta di altezza. E’ andato a colpire da solo e significa che qualcosa non è andata bene”.
Infine un messaggio a tutti gli interisti in vista della gara di ritorno, un po’ per calmare gli animi e un po’ per dire che l’Inter è pur sempre l’Inter e deve crederci sempre. Per blasone, per la sua storia e per le qualità che infondo questa squadra ha: “Possiamo fare uno o due gol, la cosa più difficile sarà non subirlo. Non è finita, la partita dura 90 minuti e tutto può succedere. A San Siro servirà una gara da Inter!“.
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