Sudamerica, terra di grande tradizione calcistica, un continente – al pari dell’Europa – ricco di nazionali d’alto profilo. Sarebbe scontato parlare di Brasile e Argentina, visto che sono le squadre più blasonate della zona. Sono numerose le compagini di tutto rispetto. C’è il Perù di Vargas, Guerrero, Pizarro e Zambrano; il cinico Cile, che presenta calciatori del calibro di Vargas, Sanchez, Vidal e Medel; la Colombia, tornata grande negli ultimi anni con Falcao, Rodriguez, Cuadrado, Ibarbo, Quintero, Bacca; l’Ecuador di Enner Valencia e Caicedo. Occhio pure al Venezuela di Josef Martinez e Vizcarondo; al Paraguay catenacciaro – lo ricordiamo nella Copa America 2011, giocata con 11 uomini dietro la palla – che gode di calciatori come Barreto, Valdez, Barrios; la poco quotata – ma comunque fastidiosa – Bolivia di Marcelo Moreno. Concludiamo con l’Uruguay, campione del Sudamerica, che sfoggia un attacco che poco ha da invidiare a Brasile e Argentina: il duo Cavani-Suarez non solo è tra i migliori del continente, ma fa la voce grossa a livello mondiale.
La più grande competizione continentale è la Copa America, la squadra detentrice del trofeo è – come già accennato – l’Uruguay e si tratta anche la squadra con più titoli del Sudamerica (15, seguito dai 14 dell’Argentina e dal Brasile a quota 8). A livello di campionati mondiali, il Brasile è ovviamente la selezione con il maggior numero di successi (ben cinque). L’Europa può vantare un numero maggiore di vincitrici iridate (Italia, Germania, Francia, Inghilterra e Spagna sono le nazionali che sono state sul tetto del mondo) mentre il Sudamerica, come detto, si fa forte dei cinque titoli verdeoro e dei due titoli di Argentina e Uruguay.
Il Sudamerica avanza e non ci vorrà molto a vedere squadre come Cile e Colombia dominare sulla scena continentale e, perché no, pure quella mondiale. Uruguay, Brasile e Argentina ci sono sempre state e sempre ci saranno, sta alla talentuosa generazione della Colombia entrare nella storia e al Cile di Sanchez & co. dimostrare che c’è spazio anche per la Roja. Scherzo del destino, l’occasione per dimostrare il proprio valore sarà tra tre mesi, proprio in Cile, Copa America 2015. Spettacolo garantito.