MONACO-PSG 0-0 – In una giornata di calcio europea densa di grandi incontri, dalla finale di League Cup in terra inglese, passando per le super-sfide di Glasgow, Oporto e Eindhoven, la gara del Louis II rappresenta la degnissima ciliegina sulla torta finale. Una sfida, quella fra monegaschi e parigini, che solo dodici mesi fa sembrava destinata a diventare la grande classica del calcio transalpino. Lo sbarco dei russi nel Principato, infatti, poteva mettere a repentaglio la leadership indiscussa del Psg, destinata a durare svariati anni grazie alle ingenti immissioni di liquidità degli sceicchi. Ma così, non è stato. La squadra biancorossa ha ceduto i pezzi migliori e cambiato completamente la propria filosofia, puntando su un tecnico emergente – ma decisamente bravo – come Jardim, decisamente a suo agio nello svezzare giovani talenti; non è un caso che in campo, stasera, scendano ben otto Under 23, molti dei quali dal futuro radioso. Sulla carta, quindi, il Psg parte con i favori del pronostico, nonostante l’ultima vittoria dei parigini sui monegaschi in Ligue 1 risalga a ben otto stagioni fa.
PRIMO TEMPO – Le due squadre scendono in campo con moduli speculari: nel Monaco, rinfrancato dall’impresa dell’Emirates, Martial giostra da prima punta e gode dell’appoggio sugli esterni dei guizzanti Ferreira Carrasco e Bernardo Silva, mentre la cerniera di centrocampo è formata dal terzetto Moutinho-Fabinho-Kondogbia; la squadra parigina, invece, schiera il tridente Pastore-Cavani-Lavezzi, a cui è affidato l’ingrato compito di non far rimpiangere gli assenti Ibrahimovic e Lucas. Avvio di partita favorevole per i padroni di casa, trascinati da un pimpante Ferreira Carrasco. Col passare dei minuti, però, il Psg guadagna metri di campo fino a diventarne padrone indiscusso. La prima occasione da goal matura in area locale, Verratti, a pochi passi dalla linea di porta, non impatta di testa e spreca l’involontario assist di Fabinho. Altri due giri di lancette ed è Cavani a sporcare i guantoni di Subasic, bravo nel respingere la missiva dell’ex calciatore partenopeo.
Il Monaco soffre. Dannatamente. Sul rettangolo verde comandano i parigini, che costringono i monegaschi a rintanarsi nella propria metà campo. Lavezzi diventa, nel bene e nel male, il protagonista assoluto della fase centrale del primo tempo: prima si fa respingere il tiro da un attento Subasic, poi, poco prima della mezz’ora, fallisce una nitidissima palla-gol completamente solo davanti allo stesso estremo difensore croato. Il primo tiro in porta dei locali occorre solo a dieci minuti dall’intervallo, Sirigu, però, non si fa sorprendere dalla conclusione di Moutinho e fa sua la sfera. Nelle battute conclusive, altra ottima chance per gli ospiti con Cavani, bravo nella preparazione ma non altrettanto nella conclusione, che termina abbondantemente alta sopra la traversa.
SECONDO TEMPO – Jardim e Blanc non effettuano alcun cambio nell’intervallo. E anche il match riprende con lo stesso leitmotiv della prima frazione: Monaco arretrato dietro a protezione del pareggio, Psg proiettato in avanti alla ricerca di una vittoria di capitale importanza in ottica titolo. Buono spunto di Pastore al settimo, Subasic è attento e agguanta il pallone. Ci prova anche Matuidi, ma la conclusione non impensierisce in alcun modo il portiere avversario. Jardim prova a scuotere i suoi ed opera un cambio volto ad aumentare la pericolosità offensiva del Monaco: fuori Tourè, dentro Dirar. Ad essere pericoloso, però, è sempre lo squadrone di Blanc, nuovamente vicino al goal con Pastore, autore di un delizioso scavetto che termina fuori di poco. Al ventesimo arriva, finalmente, il momento di Berbatov, che entra in campo al posto di Martial. Dopo aver dominato per oltre sessantacinque minuti, la squadra parigina tira un po’ il fiato e lascia l’iniziativa alla compagine locale, che per qualche minuto staziona stabilmente nella metà campo avversaria senza impensierire, però, Salvatore Sirigu.
L’appannamento ospite non passa certo inosservato agli occhi di Laurent Blanc, che corre subito ai ripari: fuori Lavezzi e Matuidi, dentro Bahebeck e Rabiot. I cambi non sembrano in grado di cambiare l’inerzia del match, decisamente appannaggio, ora, della squadra locale. A sette minuti dal termine, però, gli ospiti tornano nuovamente a farsi vedere nell’area ospite, ma Subasic è bravo a “dire di no” a Pastore. Nel finale, Jardim spende il terzo cambio inserendo Carvalho al posto di Ferreira Carrasco, mentre David Luiz si rende protagonista di una pessima conclusione di destro che conferma i limiti tecnici del brasiliano, costato ben 50 milioni durante il mercato estivo. Finisce a reti bianche, risultato che, classifica alla mano, non può far felice nessuna delle due compagini: il Psg manca, per la quarta volta consecutiva, il sorpasso nei confronti della capolista Lione; il Monaco, invece, resta lontano sei punti da quella terza piazza, attualmente occupata dal Marsiglia, che consente l’acceso alla prossima Champions League. A Montecarlo, viste le numerose occasioni fallite dal Psg, il bicchiere è decisamente mezzo pieno: per Jardim&C. poteva andare decisamente peggio.