Quattro giorni dopo il tonfo interno contro il Monaco, l’Arsenal torna in campo all’Emirates, contro l’Everton fresco di passaggio del turno agli ottavi di Europa League. Wenger schiera i Gunners con il 4-1-4-1 con Ospina in porta, in difesa da destra verso sinistra Bellerin, Gabriel, Koscielny e Gibbs, Coquelin mediano, trequarti composta da destra verso sinistra da Oxlade-Chamberlain, Ozil, Cazorla e Sanchez con Giroud unica punta. L’Everton di Roberto Martinez risponde con il 4-3-3 com Howard in porta, in difesa da destra verso sinistra Coleman, Stones, Jagielka e Garbutt, mediana composta da Besic, Barry e McCarthy, in attacco da destra verso sinistra Barkley, Lukaku e Mirallas. Arbitra mr. Marriner.
La partita parte con il freno a mano tirato. Ritmi blandi, con entrambe le squadre che si limitano alla gestione del pallone, senza mai riuscire ad affondare. Il primo tiro, se così si può definire, arriva al 15′ minuto con Besic che dalla distanza, attenta alla vita dei volatili presenti allo stadio. Due minuti dopo, arriva la prima vera occasione. Gabriel interviene con troppa sufficienza su un pallone che gli viene strappato da Lukaku, il centravanti belga si invola in area, ma Ospina, prima gli ruba il pallone e poi lo spazza in scivolata fuori dall’area. Al 27′ i Gunners si iscrivono alla gara. Cross morbido di Sanchez in area, Stones buca l’intervento e Jagielka viene bruciato da Giroud, ma il colpo di testa del francese si spegne a lato. La partita continua ad essere brutta, con l’Everton che non produce occasioni in situazioni interessanti, e l’Arsenal che si vede pochissimo, e che vive di fiammate. Su una di queste fiammate arriva il gol. Calcio d’angolo dalla destra battuto da Ozil sul quale si avventa Giroud che prende il tempo a Jagielka e infila Howard con una volèe di destro: 1-0. Il gol tramortisce ulteriormente un Everton che già non sembrava particolarmente in palla. Le ultime occasioni del primo tempo sono ancora fiammate dei Gunners. Al 44′ minuto Cazorla ha un bello spunto e calcia dalla media distanza, con Howard che respinge in corner. Sugli sviluppi dello stesso corner, Gabriel spizza di testa, Besic che respinge verso la sua porta, ma Howard blocca. E’ l’ultimo atto di un primo tempo sonnolento.
Nella ripresa rientrano gli stessi effettivi del primo tempo. L’Everton parte molto meglio rispetto al primo tempo e produce la prima occasione del secondo tempo al 48′ con una punizione di Garbutt che Ospina respinge in corner. Poco dopo ci prova Barry al volo dalla distanza, ma il pallone vola alto. L’Everton prova a tenere alta la pressione, ma è approssimativo in fase di palleggio, mentre l’Arsenal continua a vivere di fiammate. La prima occasione per i Gunners arriva al 58′ con un tiro di Ozil dalla distanza, non dissimile da quello di Besic nel primo tempo. Al 62′ Martinez decide di fare la prima mossa inserendo Lennon, che da buon ex Spurs viene accolto da una Standing Booation, al posto dell’inguardabile Mirallas. Al 64′ ci riprova l’Arsenal. bel dialogo tra Cazorla e Giroud sulla trequarti con lo spagnolo che di prima calcia alto dal limite dell’area di rigore. Un minuto dopo l’Everton ha l’occasione del match. Cross di Lennon in area dalla sinistra, Lukaku brucia Gabriel e arma il sinistro, che Ospina devia in corner. Due minuti dopo il match si ferma per qualche minuto a causa del violentissimo scontro tra Giroud e Coquelin, ad avere la peggio è il mediano francese, che perde tantissimo sangue da un naso che si è palesemente fratturato, ma che nonostante tutto resta stoicamente in campo. Nel frattempo Martinez prova a riorganizzare la squadra inserendo Naismith al posto di Besic per aumentare la spinta offensiva, passando al 4-2-3-1, ma l’unica cosa che i Toffees riescono a produrre è una conclusione di Barkley dalla distanza che riesce nell’impresa di essere meno pericolosa di quelle precedenti di Besic e Ozil.
All 81′ l’Arsenal ha l’occasione per chiudere il match. Ideona di McCarthy che si avventura in dribbling nella sua metà campo, sul successivo break, Chamberlain serve Ozil, che però perde un tempo di gioco e si fa rimpallare il suo tiro da Jagielka. All 83′ Martinez si gioca l’ultima carta inserendo Gibson al posto di Barry, mentre Wenger fa la sua prima di mossa, inserendo Rosicky al posto di Chamberlain, a cui seguirà l’ingresso di Welbeck al posto di Sanchez. All 89′ la sfortuna si accanisce ancora una volta contro Coquelin che riceve una pallonata proprio sul naso e che a questo giro si deve arrendere, uscendo tra i meritatissimi applausi. Al suo posto entra Chambers, che gioca da terzo centrale. Un minuto dopo l’Arsenal la chiude. Cross di Gibbs per Rosicky che dal limite dell’area carica il destro, il tiro viene deviato da Jagielka e Howard è spiazzato: 2-0. Marriner, da 7 minuti di recupero, ma l’Everton è ormai alle corde e le ultime occasioni del match sono targate Arsenal. La prima al 92′ con Giroud che con una pregevole torsione di testa su cross dalla destra di Bellerin manda il pallone a lato e al 95′ con Rosicky che ruba palla a Barkley sulla trequarti e carica il destro, respinto da Howard. Dopo la batosta interna contro il Monaco, i Gunners tornano alla vittoria e conquistano il terzo posto in classifica, giocando in modo cinico contro un Everton francamente inguardabile in tutte le fasi di gioco, specie in quella di palleggio, dove ha sbagliato di tutto, confermando di essere una squadra in clamorosa involuzione.