Tutti all’Alte Försterei: l’accoglienza dei rifugiati passa dallo stadio dell’Union Berlin

Union Berlin

L’Union Berlin ha nel suo nome la sua nobiltà: un gruppo, una famiglia, un unione appunto. Nel quartiere di Köpenick rappresenta un’istituzione, un modello di aggregazione che va oltre lo sport. Ed è proprio attraverso il calcio che la società ha promosso, ieri pomeriggio, una festa culturale con l’obiettivo di avvicinare ulteriormente tedeschi e rifugiati. La frazione di Allende ospita da qualche tempo un villaggio formato da diversi container dove vivono stabilmente i rifugiati. Il quartiere sin da subito ha mostrato sensibilità e partecipazione nell’alimentare quella cultura dell’accoglienza particolarmente sentita a Köpenick. E ieri, allo stadio An der Alten Försterei circa 200 immigrati si sono incontrati con 300 residenti e tifosi dell’Union Berlin per passare, tutti assieme grandi e bambini, un pomeriggio colorato di rosso e di bianco.

All’iniziativa ”Anstoß zur Begegnung” (calcio d’inizio per l’incontro) hanno aderito anche associazioni umanitarie e gruppi di volontariato che hanno dato il loro supporto per la realizzazione di un menù internazionale, lezioni di artigianato, spazi dedicati alla musica e l’immancabile tour dello stadio con tanto di “corso intensivo” per imparare i cori più noti. “Il nostro obiettivo era quello di avviare un dialogo tra i nuovi vicini e i Köpenicker”, ha detto il presidente dell’Eisern, Dirk Zingler. “Noi come società siamo attenti ai valori umani e volevamo utilizzare quest’occasione come impulso per lo scambio culturale. Siamo molto felici e orgogliosi di tutta questa gente”, ha sottolineato il numero uno della società. Molti ragazzi sono rimasti colpiti dall’atmosfera, vorrebbero migliorare il tedesco e allora, quale soluzione migliore se non quella di imparare i cori dell’Union?

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Giornalista, nato a Bari in un ambiente dove gli si diceva di tifare per i bianco-rossi, ha seguito il suggerimento alla lettera appassionandosi all'Union Berlin. Fidanzato ufficialmente con il club dal 12 agosto del 2012 quando ha assistito ad una partita per la prima volta nello stadio An der Alten Försterei. Ama i cappelli: i suoi, quello di De Gregori, di Charlie Brown, di Alan Grant e di Nereo Rocco.