Il Submarino amarillo si sbarazza del Salisburgo con freddezza e intelligenza, dopo una doppia sfida più combattuta di quanto non dica il risultato. Vanno a segno Djuricin per gli austriaci, due volte Vietto, che ritocca i suoi numeri anche in Europa e offre a Giovani il pallone della rete che chiude l’incontro. La freschezza dei titolari, tenuti a riposo in campionato, ha pagato e avallato le larghe rotazioni di Marcelino, che alla sua prima vera stagione europea ha già centrato, con relativa facilità, l’obiettivo degli ottavi di finale di Europa League.
Marcelino schiera i titolari recuperando Mario e Tomás Pina, sostituto di Bruno, con Uche e Vietto in prima linea, mentre Adi Hütter parte con Naby Keïta in mezzo al campo, Sabitzer e un Minamino non ancora al 100% sulle ali, mentre al fianco di Jonathan Soriano figura Djuricin. Ma la vera sorpresa tra i ventidue in campo è senz’altro Laimer, classe ’97, in cabina di regia. E sono proprio i padroni di casa a fare e dover fare la partita, gli spagnoli restano bassi cercando di innescare qualche ripartenza ma senza grandi esiti: Uche e Vietto paiono troppo isolati, quando uno dei due si abbassa la difesa austriaca si alza, mentre quando vengono lanciati Heintegger e Ramalho fanno buona guardia. Così dopo poco più di un quarto d’ora i Tori Rossi si portano avanti nel risultato con Djuricin, che riceve palla dal bordo dell’area e trova un corridoio vincente a incrociare.
A questo punto, con i ragazzi di Adi Hütter in posizione di vantaggio, gli ospiti sono costretti a venir fuori eppure la manovra non è fluida come Marcelino vorrebbe, i suoi sono surclassati nell’intensità dagli avversari. Il pareggio però arriva lo stesso e prima dell’intervallo. Il Sottomarino giallo sfrutta le palle inattive, sicuramente non una delle specialità di casa, come fanno le grandi squadre in difficoltà. Chéryshev si procura una punizione sul lato, Jonathan dos Santos pennella e il piccolo Vietto, 173 cm, batte tutti di testa riportando la prua del Villarreal davanti.
Al rientro dagli spogliatoi il Salisburgo è costretto a imporre i propri ritmi per riprendere in mano la sfida. Gli austriaci provano a spingere dove viene loro più semplice, sulle fasce, ma il 4-4-2 degli spagnoli è atto a disinnescare questo tipo di offensive: così gli alpini non riescono mai a creare la superiorità né a vincere gli uno contro uno. D’altronde nei singoli il Sottomarino giallo ha individualità di maggior cabotaggio e non soffre il corpo a corpo, anzi trovando sempre ampi spazi nel suo gioco di rimessa. Allora Hütter prova a cambiare qualcosa chiedendo più profondità alle punte centrali, con Jonathan Soriano praticamente annullato dalla marcatura di Musacchio. Ma con le palle che iniziano a sfilare per vie centrali in cerca del filtrante vincente il Villarreal inizia a soffrire di più, ricorrendo più volte a clamorosi recuperi in extremis.
Ma la trovata degli austriaci arriva forse troppo tardi perché a un quarto d’ora dalla fine il Submarino amarillo azzecca il contropiede giusto: Giovani, appena entrato, scatta sul filo della linea di centrocampo e si ritrova a tu per tu col portiere ungherese, intravede la corsa di Vietto e gli appoggia la palla della qualificazione: l’argentino appoggia il suo diciottesimo gol alla sua prima stagione in Europa. In questo momento la sfida ha ben poco da dire, il Salisburgo avrebbe bisogno di segnare una rete ogni cinque minuti. E poco dopo arriva la mazzata finale: el chico Vietto ricambia il favore trovando un assist affilato per Giovani che si toglie l’ultima soddisfazione.