Manchester City-Barcellona 1-2: Suarez stratosferico, i blaugrana espugnano l’Etihad

Manchester City Barcellona Suarez

Manchester CityBarcellona ha i connotati di una finale anticipata, sembra quasi uno sfavore degli dei calcistici presentare questa sfida deliziosa a ridosso degli ottavi di finale. Il match vede affrontarsi due fra i club più potenti economicamente e calcisticamente dell’intero panorama del calcio mondiale. Il Manchester City risulta leggermente sfavorito, non tanto per la caratura tecnica, quanto la minore esperienza in campo internazionale rispetto ai blaugrana. La compagine di Pellegrini è seconda in campionato e nell’ultima sfida ha demolito a suon di reti il Newcastle. Il tecnico cileno si affida al duo Aguero-Dzeko che si è comportato in maniera eccellente contro i Magpies. La mediana è formata da Fernando e Milner, poiché Yaya Toure è squalificato. In difesa si rivede il pupillo di Pellegrini: Demichelis. Il Barcellona di Luis Enrique punta fortemente sul trio d’attacco a dir poco stellare: Neymar-Suarez-Messi. Xavi sarà l’assente illustre della serata, al suo posto il croato Rakitic. L’ex allenatore giallorosso sceglie Mascherano come centrale da affiancare a Piquè al posto del francese Mathieu. Ter Stegen albergherà come di consueto fra i pali, poiché considerato il “portiere di coppa”. Il Barcellona dovrà rifarsi dopo una terribile battuta d’arresto patita contro il Malaga, Messi & CO. sono stati sconfitti da una marcatura di Juanmi. La sfida di questa sera serve a ridare morale ad un ambiente che sembra vivere un momento altalenante, sopratutto per le problematiche di spogliatoio fra il tecnico e Lionel Messi.

Il primo tempo è decisamente di marca blaugrana. La compagine di Luis Enrique domina a centrocampo e l’estro del tridente delle meraviglie mette in costante apprensione la retroguardia dei padroni di casa. Il Barcellona si presenta un paio di volte dalle parti di Hart nella prima manciata di minuti, ma senza successo. La rete del vantaggio arriva al 16′, Kompany è sfortunato in fase d’alleggerimento e Suarez ne approfitta, imprendibile la conclusione del Pistolero dall’interno dell’area di rigore. Hart può solo osservare il pallone insaccarsi in rete. La marcatura dell’ex Liverpool conferisce una fiducia innata agli uomini di Luis Enrique, lo stesso numero 9 del Barcellona sfiora il raddoppio poco dopo, ma Hart è sublime in uscita bassa. Suarez è indemoniato, al 30′ Jordi Alba offre un pallone d’oro per l’uruguaiano ed in spaccata lo stesso Suarez infila per la seconda volta Hart. Il Barcellona ha annichilito l’Etihad con un uno-due fulminante. Gli uomini di Pellegrini si auspicano di rintanare negli spogliatoi al più presto per riordinare le idee, ma devono tremare ancora una volta: Dani Alves colpisce una clamorosa traversa al 45′ con un pallonetto delizioso che stava per beffare il malcapitato Hart. Le squadre tornano negli spogliatoi sul risultato di 0-2.

Nella ripresa il Manchester City si risveglia, Dzeko impensierisce Ter Stegen con un paio di colpi di testa troppo morbidi che sono neutralizzati dall’estremo difensore tedesco. Il Barcellona ha notevolmente abbassato il ritmo e i Citizens ne approfittano per dare una svolta al match: al 69′ Aguero accorcia le distanze con un’azione fantastica, mettendo a sedere Piquè e infilando Ter Stegen con un tocco morbido. La sfida sembra farsi dura e sofferta per il Barcellona, ma il Manchester City deve fare i conti con la sciocca espulsione di Clichy, il terzino francese è ingenuo ad atterrare Dani Alves e ricevere il secondo giallo della sua partita. La compagine di Luis Enrique addormenta il match ed effettua il consueto giro palla soporifero. Il Barcellona rischia di chiudere il discorso qualificazione all’ultimo respiro con un penalty di Messi, ma Hart è superlativo a tenere a galla i suoi. Il match termina 2-1 in favore degli spagnoli che ospiteranno al Camp Nou gli inglesi. La sfida di ritorno sarà davvero complicata per gli uomini di Pellegrini, la qualificazione sembra ormai un discorso chiuso in favore dei catalani. La compagine di Luis Enrique ha disputato una gara pregevole, alcune imperfezioni nella gestione della gara hanno rischiato di rovinarla, nel complesso il risultato acquisito è ampiamente meritato.

 

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Sono nato nella provincia di Treviso nel 1993, ma ho origini olandesi. Sono laureato in Filologia Moderna e Medievale, inoltre attualmente risiedo in Polonia. Sin da bambino il calcio ha esercitato un’enorme influenza sulla mia vita ed è una vivida passione che occupa le mie giornate. Il mio cuore batte per la nazionale olandese ed il NAC Breda. Mi divertono molto i gatti parlanti, la cosmogonia e le birre artigianali.