Il Villarreal (riserve) batte l’Eibar col minimo sforzo solo grazie all’ingresso della coppia magica Chéryshev-Vietto, tornando a +6 sul Málaga ma a una sola distanza dal Siviglia quinto. Si tratta della decima vittoria casalinga consecutiva, la sesta in campionato (per la prima volta in massima serie senza subire reti), ma nonostante le dichiarazioni della vigilia – «la Liga ha la priorità» – Marcelino ha dato prova di preferire le coppe al campionato, rischiando di lasciarsi sfuggire i tre punti come aveva già rischiato contro il Granada ed era successo a Vallecas.
Il tecnico del Submarino amarillo persegue la sua politica delle rotazioni risparmiando i migliori dal campionato: Bailly esordisce al posto di Musacchio, si rivede il canterano Sergio Marcos che invece aveva esordito sette giorni prima e i quattro moschettieri offensivi sono tutti panchinari Moi Gómez e Joel Campbell esterni, Giovani e Gerard Moreno in attacco. Di contro Gaizka Garitano, privo dello squalificato Piovaccari, ripiega su Manu del Moral appoggiato da Javi Lara, Ander Capa e Mikel Arruabarrena. Comunque le seconde linee del Villarreal – degli undici dell’ultimo match sono sopravvissuti solo in tre – riescono a condurre il gioco tenendo il campo e creando pericoli dalla fascia destra, ma ciò non basta a sfondare la muraglia basca. Nonostante il buon avvio il Sottomarino giallo tende a perdere profondità non appena gli ospiti iniziano a prendere le misure, mancando d’incisività negli ultimi metri ed evidenziando chiari problemi di gioco dovuti a una formazione assolutamente inedita in stagione.
Per vedere qualcosa bisogna aspettare la seconda parte, quando però la squadra di Marcelino torna in campo con gli stessi problemi: spazi intasati, densità in mezzo al campo, pochi tagli e pericolosità ridotta all’osso. I movimenti senza palla non sono quelli a cui si è abituati, così il tecnico asturiano inserisce i suoi due uomini migliori: Chéryshev e Vietto, e dopo nemmeno due minuti arriva il gol. Moi Gómez cerca Giovani al limite dell’area, il messicano s’inventa un tacco filtrante per Vietto che sfodera un esterno destro insidioso ma centrale, sul quale Irureta viene ipnotizzato. Poco dopo il portiere basco si riscatta parzialmente togliendo da sotto al sette il sinistro di Moi Gómez che avrebbe sancito il raddoppio, ma servirà a poco perché l’Eibar non riuscirà a creare niente di importante fino al triplice fischio.