SAINT ETIENNE-MARSIGLIA 2-2. Vicino alla Loira, 96 anni or sono, nasceva il Saint-Etienne nell’omonima città. Un club storico, il più titolato di Francia, il quale dominò in lungo e largo in terra transalpina portando in città l’entusiasmo giusto per ripartire oltre che 10 titoli nazionali, giusto per gradire. Tutto ciò prima del 1982. L’ASSE fu sconvolto da uno scandalo finanziario che portò il club lontano dalla prima divisione, raggiunta di nuovo solamente nella stagione 98-99. La casualità vuole che a 60 km di distanza si erigeva la città di Lione, con la squadra locale, l’Olympique Lyonnais, che iniziava la sua ascesa proprio quando les Verts si riaffacciavano nella massima serie.
Stasera l’OL sarà incollato alla TV per sperare che “quelli dall’altra parte della Loira” tolgano definitivamente dai giochi l’altro Olympique, il Marsiglia allenato dall’istrionico Bielsa, soprannominato “el Loco”. La partita di oggi rappresenta per il coach argentino un crocevia importantissimo. In settimana “L’Equipe” sottolineava la situazione che si è venuta a creare a Marsiglia; da una parte i “senatori” criticano i severi metodi di allenamento del Loco ma l’altra faccia della medaglia narra di giocatori che, secondo il quotidiano francese, inventavano infortuni per saltare gli allenamenti più duri della settimana, comportamento vergognoso.
E pensare che l’OM aveva iniziato con il botto questa stagione, imponendosi fin da subito come prima forza della stagione al pari del PSG, poi, come l’impero spagnolo di Filippo II, ha dimostrato di essere nient’altro che un colosso dai piedi d’argilla. Se Atene piange, Sparta non ride. Il Saint-Etienne, infatti, non se la passa affatto bene ed insegue una vittoria che manca al Geoffroy-Guichard dallo scorso 21 dicembre. Curioso pensare come se oggi l’ASSE dovesse vincere regalerebbe il primo match-point agli scomodi vicini del Lione.
Per far capire il momento delle due squadre e la sfortuna che le accompagna in questa seconda parte di stagione basta guardare il riscaldamento pre-partita dell’OM. A mezz’ora dall’inizio del match Thauvin è costretto a dare forfait, al suo posto l’ex-Monaco, Lucas Ocampos.
Nonostante l’ecatombe di brutte notizie che accompagna i due club, la partita inizia subito ad alti livelli, con i padroni di casa a farne da protagonisti. In un quarto d’ora Van Volfswinkel ha due occasioni ghiottissime: al sesto minuto di gioco sfiora il goal di testa dopo un inserimento eccellente e, un quarto d’ora dopo, non riesce a colpire il pallone dopo che la difesa dell’OM si era totalmente dimenticata della sua presenza. Gli ospiti faticano ad uscire dal guscio, tutto sembra fuorchè una squdra del Loco. I primi cenni di reazione arrivano alla mezz’ora con l’ex-Lille, Dimitri Payet: il centrocampista riceve un buon pallone, si accentra e calcia alto. Primo ed ultimo squillo in questo primo tempo per Les Phocéenes. Nell’ultimo quarto d’ora sale in cattedra di nuovo il Saint-Etienne che rischia di trovare il vantaggio con Gradel, grande risposta di Mandanda. E’ l’ultima emozione di questa prima frazione, finisce 0-0.
Il secondo tempo inizia con tutt’altra intensità ma sono sempre i padroni di casa a dominare il gioco. Il dominio si concretizza al 53’, Hamouma nasconde la palla tra le gambe di Morel che lo travolge, l’arbitro non ha dubbi, calcio di rigore. Dal dischetto va Gradel, tornato dalla coppa d’Africa, che non perdona, 1-0 per l’ASSE. Il goal porta uno scossone al match. L’OM esce dalla propria tana, all’ora di gioca Ocampos cade a terra, fischietto alla bocca: è simulazione, ammonito l’ex giocatore del Monaco. La svolta arriva al 63’ ed è un colpo di genio del Loco: triplo cambio dentro Batshuayi, Alessandrini e Aloè, fuori Gignac, Romao e Dja Djedje.
Bastano 15 secondi ad Alessandrini per servire Batshuayi, l’attaccante ci prova, il tiro è ribattuto ma il pallone resta li ed è facilissimo per il neo entrato spingerla dentro, 1-0, ma che intuizione del Loco. Lampi di OM sul terreno di gioco. 3 minuti dopo il goal di pareggio è ancora Alessandrini a creare, cross in mezzo, Batshuayi anticipa tutti e punisce. 1-2 micidiale dell’OM, la strategia di Bielsa si rivela decisiva. I padroni di casa non ci stanno, a 20’ dal termine Hamouma inventa un’altra giocata di classe, salta Morel e calcia a botta sicura ma il pallone si spegne sul fondo facendo disperare i tifosi.
Ci prova ancora il Saint-Etienne ma rischia di capitolare in contropiede, Batshuayi, implacabile, offre un buon pallone per Ocampos che calcia alto, buona partita comunque per l’argentino. Il Saint-Etienne spinge fortissimo in questi ultimi minuti, forcing finale piuttosto deciso, cross a centro area, ne esce una mischia, Morel non ci arriva (partita disastrosa la sua) e Erding (subentrato a van Wolfswinkel) la butta in rete. Impazzisce il pubblico. All’ultimo respiro Erding recupera l’OM, finisce qui 2-2.
Saint-Etienne a corrente alternata, buona la prima ora di gioco poi il blackout, Erding regala un punto importantissimo che regala un sorriso anche ai tifosi di OL e PSG. Colpo probabilmente del KO per il Marsiglia di Bielsa (il goal al 92′ peserà molto sul morale dei giocatori) che non vince in trasferta dal 4 ottobre dello scorso anno, troppo per chi aspira a conquistare il titolo.