Lione-Nantes 1-0, l’O.L. ritrova la vetta della Ligue 1: decide un autogol

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LIONE-NANTES 1-0 – Vittoria preziosissima per il Lione di Fournier, che guadagna l’intera posta in palio dopo tre pareggi consecutivi, risponde immediatamente al Psg (vittorioso nell’anticipo di venerdì) e ritrova immediatamente la testa della classifica, persa, di fatto, soltanto per quarantaquattro ore. La squadra bianco-blu-rossa, però, non è certo quella vista a nei mesi di dicembre e gennaio, quando, oltre ad un’invidiabile serie di vittorie, esibì un gioco spumeggiante e divertente. Nei primi quarantacinque minuti, infatti, il Nantes si è fatto preferire, mettendo spesso in difficoltà i locali con gli esterni alti.

Ma nell’intervallo qualcosa è cambiato. Fournier ha trovato le parole giuste per scuotere i suoi uomini, apparsi decisamente più aggressivi e pimpanti sin dalle prime battute. E alla fine, nonostante il fortunoso goal-partita trovato grazie ad un rocambolesco autogol, la vittoria dell’O.L è stata senza dubbio meritata. Per vincere il titolo, però, servirà recuperare velocemente il miglior Lacazette, ancora alle prese con i postumi dell’infortunio, ma comunque decisivo nell’azione che ha determinato il goal. Il Lione, quindi, ricaccia il Psg in seconda posizione. Ora si attende il Marsiglia, impegnato stasera sul campo dei Verts: la lotta per la conquista della Ligue 1, si fa sempre più incandescente.

PRIMO TEMPO – Avvio di partita a ritmi decisamente elevati. La prima occasione, al quinto, la crea il Lione: Dabo scende indisturbato sulla destra e mette una palla in area di rigore in direzione di Fekir, che gira di prima intenzione ma non inquadra lo specchio della porta. L’O.L. parte decisamente forte. Altri due giri di lancette e Gourcoff, al termine di una bella azione creata da Bedimo sull’out sinistro, calcia a botta sicura verso la porta avversaria vedendosi respinto il tiro dalla provvidenziale respinta di un difensore avversario. La partita risulta assai gradevole: il Lione comanda le fila del gioco, mentre il Nantes prova a rendersi pericoloso in contropiede. Ed è proprio da una rapida ripartenza che i canarini si fanno vedere, per la prima volta nel corso del match, in area di rigore locale, il tiro di Hansen viene murato da un difensore locale.

Col passare dei minuti, il Lione trova sempre più difficoltà nel creare problemi alla retroguardia ospite, ben disposta in campo dall’attento  Der Zakarian. A fare faville, invece, sono gli esterni Gakpè e Bessat, abili, spesso, ad innescare rapidamente il contropiede ospite e mettere a soqquadro la difesa del Lione. E al ventisettesimo, i canarini vanno vicinissimi al goal proprio con Gakpè, che allunga il piede sinistro sull’assist di Bangoura e non trova lo specchio della porta per una questione di centimetri. Il Lione, reduce da tre pareggi consecutivi, conferma di vivere un momento di forma tutt’altro che esaltante, complice un Nantes decisamente più in palla dal punto di vista fisico e maggiormente pericoloso negli ultimi sedici metri. Ferri, in onore del suo omonimo italiano Riccardo, inizia a picchiare duro: prima provoca un’ammonizione a Veretout (che protesta per il mancato cartellino nei confronti del numero dodici locale) e poi si becca il giallo per un fallaccio ai danni di Bessat.

Altra ghiottissima occasione per il Nantes a dieci minuti dall’intervallo, ma Cissokho – liberato al tiro da un sublime assist di Bangoura – calcia malamente di destro e trova l’esterno della rete da posizione particolarmente invitante. Passano cinque giri di lancette e il Lione, finalmente, torna a dare segnali di vita con Fekir, autore di un calcio di punizione che si stampa all’incrocio dei pali. Lo splendido primo tempo della Gerland si chiude con una punizione dal limite dell’area, concessa al Lione per un fallo di Vizcarrondo ai danni di Lacazette: della battuta si incarica Gourcoff, ma la barriera gialla respinge il tiro.

SECONDO TEMPO – Il secondo tempo inizia a ritmo elevatissimo. E come in principio di partita, è il Lione a farsi preferire. La squadra di Fournier, infatti, spinge con costanza sulle fasce, specie a sinistra, dove Bedimo e  il decentrato Gourcoff (che si apre sulla mancina per guadagnare palla e aprire spazi ai compagni di squadra) mettono spesso in grande difficoltà la compagine ospite. Al quarto d’ora, Vizcarrondo si supera e riesce a bloccare Fekir lanciato a rete. Lacazette, al rientro dall’infortunio ma decisamente fuori forma, prova a farsi vedere con qualche spunto personale, senza, tuttavia, rendersi mai effettivamente pericoloso. Il Lione, nonostante la serata di scarsa vena del proprio top-player, nel secondo tempo dà l’impressione di far sua la partita: gli ospiti, infatti, rinunciano a giocare e provano a difendere con i denti lo 0-0.

Il Nantes, di fatto, non fa altro che  affidarsi alla propria coppia centrale difensiva, brava a non sbagliare un colpo grazie (anche) ad un Vizcarrondo come non si vedeva dai tempi della Copa America 2011. Il forte difensore sudamericano, però, commette una piccola sbavatura al ventesimo, quando si fa superare in velocità da Lacazette. E il Nantes, nel prosieguo dell’azione, va sotto a causa di un rocambolesco autogol di Hansen, che tocca per ultimo il pallone al termine di un contrasto a tre fra lo stesso danese, Fekir e Veigneau. Trovato il vantaggio, Fournier corre subito ai ripari: fuori Lacazette (salutato con scroscianti applausi dal pubblico di casa), dentro N’Jie. Il goal subito placa la foga agonistica dei padroni di casa, che provano ad addormentare il match con il possesso palla, favoriti da un Nantes decisamente demoralizzato dal goal subito.

Ad un quarto d’ora dal termine, Fekir reclama la concessione di un penalty per un presunto fallo ai suoi danni commesso da Vizcarrondo, ma l’arbitro, giustamente, non ravvisa gli estremi per concedere il calcio di rigore. I canarini tornano a spingere soltanto negli ultimi dieci minuti, rendendosi sovente pericolosi con alcuni insidiosi traversoni dalle fasce, anche se Anthony Lopes, talvolta sorretto da un ottimo Kone, non corre rischi significativi.

A sfiorare il goal, invece, è l’O.L. con il subentrato N’Jie, che, al novantesimo, calcia alle stelle e non concretizza una ghiottissima chance per chiudere definitivamente i conti. Il giovane attaccante africano, dopo solo quaranta secondi, sciupa un’altra limpidissima chance per raddoppiare, concludendo debolmente per la facile presa di Riou. Il numero diciotto locale, però, si riscatta al terzo minuto di recupero, quando si guadagna un calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Gonalons, che incrocia troppo il tiro e non trova lo specchio della porta. L’errore del metronomo locale non si rivela determinante: i rossoazzurri, dopo tre pareggi consecutivi, tornano alla vittoria e continuano ad alimentare il sogno chiamato Ligue 1, assolutamente inimmaginabile ad inizio stagione.