Il Chelsea torna in campo dopo l’impegno di Champions League, che ha visto gli inglesi pareggiare in terra francese contro il PSG. Avversaria di giornata la matricola Burnley, penultimo posto in classifica e striscia negativa di quattro partite senza vittorie, un nemico che non spaventa Stamford Bridge. I pronostici non vengono però rispettati, gli uomini di Mourinho riescono a guadagnare soltanto un punto e – in attesa che i rivali scendano in campo contro il Newcastle – si portano momentaneamente a +8 sul Manchester City.
Partita tutt’altro che semplice per i padroni di casa, che non sempre sono riusciti a tenere in mano la trama del gioco e hanno faticato molto a creare pericoli dalle parti del portiere ospite; complice un buon match del Burnley che ha chiuso tutti gli spazi e si è difeso con quasi tutti gli effettivi.
Ai Blues bastano appena 13 minuti per sbloccare la gara, Hazard scappa via a tutta la difesa avversaria e serve nel mezzo Ivanovic che si dimostra ancora una volta il difensore goleador di questa squadra e dopo la timbratura in Champions si ripete anche in campionato. Gli ospiti accusano il colpo, pochissimi i pericoli che il Burnley riesce a portare dalle parti di Courtois; il Chelsea, a parte un gran tiro di Oscar, fatica a trovare spazi e non si rende mai pericoloso fino alla fine della prima frazione di gara. Mourinho, nonostante il vantaggio, non sembra molto soddisfatto e negli spogliatoi prova a dare la carica.
Le parole dell’allenatore portoghese non sembrano svegliare i padroni di casa che ad inizio ripresa rischiano addirittura di subire il gol del pareggio, Courtois si sporca finalmente i guanti e respinge in angolo un tiro molto insidioso di Barnes. Il Chelsea (ri)comincia a giocare e prima al 52′ Matic per poco non trova la deviazione da un metro su calcio d’angolo di Hazard, poi al 55′ Diego Costa ci prova con un bel tiro dal limite dell’area di rigore che trova pronto il portiere avversario Heaton. Adesso la squadra di casa torna ad esprimere il gioco propositivo a cui ha abituato i propri tifosi, tante offensive e tanti cross tesi dove Cuadrado e Diego Costa non ci arrivano di un soffio.
Al 69′ Matic prova a complicare i piani di Mourinho facendosi espellere per una reazione troppo eccessiva ai danni di Barnes, dopo un’entrata bruttissima del trequartista del Burnley sul centrocampista serbo. Lo Special One corre ai ripari e fa entrare Ramires per Oscar e il brasiliano quasi la chiude con un missile da fuori area che sfiora l’incrocio dei pali della porta avversaria. In 10 contro 11 si complicano i piani per il Chelsea che fatica ad offendere e deve rinunciare alla possibilità di chiudere la partita. Al minuto 80 Courtois compie un miracolo respingendo un tiro forte e angolato del solito Barnes, parata che vale quanto un gol quella del portierone belga. Su calcio d’angolo successivo, però, arriva il clamoroso pareggio degli ospiti con un colpo di testa del difensore Mee.
Mourinho si gioca il tutto per tutto inserendo Didier Drogba ma la squadra di casa rischia addirittura la beffa, nell’ultimo dei 4 minuti di recupero Ings sfiora il gol vittoria con la palla che finisce di un niente sopra la traversa. Applausi ad un Burnley operaio e ben messo in campo che non si é lasciato intimorire dallo strapotere dell’avversario e ha lottato fino alla fine con tenacia e orgoglio. Occasione sprecata per il Chelsea, un punto che non può far felice l’ambiente attorno ai blues e che darà una grande spinta al Manchester City che ne può approfittare per guadagnare qualche punto sulla capolista.
Campionato riaperto?