L’anno scorso fu 6-1, rendendo inutile la partita di ritorno; stavolta il Real Madrid batte lo Schalke 04 con un secco ma più contenuto 2-0 alla Veltins Arena che, comunque, rende ugualmente una formalità il ritorno. Gli uomini di Ancelotti dimenticano gli stenti recenti in campionato e si rifugiano nella competizione continentale dove infilano la settima vittoria su sette in questa stagione. Torna al gol anche Ronaldo, dopo tre partite di digiuno: un’infinità per uno come lui.
Tanti gli assenti per infortunio da entrambe le parti, le più significative sono Modric, James Rodriguez e Ramos da una parte, Draxler e Fahrmann dall’altra. All’assenza del portiere titolare si aggiunge anche quella di Giefer, la riserva: Di Matteo è così costretto a lanciare titolare, ovviamente debutto in Champions League, il 19enne Wellenreuther tra i pali. Debutto nella massima competizione continentale anche per Lucas Silva, a sorpresa preferito da Ancelotti al posto di Illarramendi nei tre di centrocampo: il brasiliano, però, è schierato fuori ruolo sul centro-destra, con Kroos ancora in mezzo a dettare i tempi alla Pirlo. C’è anche Carvajal, alla prima in Champions in questa stagione.
Chi si aspettava il solito Schalke catenacciaro…non rimane deluso. L’undici di casa resta guardingo nella propria metà campo, un po’ lo stesso atteggiamento assunto due settimane fa all’Allianz Arena contro il Bayern. Al Real Madrid non pare vero controllare il possesso palla con tale facilità, ma i primissimi minuti scorrono via senza sussulti, tranne un giallo piuttosto severo a Kroos che condizionerà la gara del campione del mondo. Pian piano, però, lo Schalke prende coraggio: le prime due occasioni, di fatto, sono dei tedeschi, ma prima Aogo conclude a lato, poi Casillas brilla con un bel salvataggio sul rasoterra di Huntelaar.
Poco prima della mezz’ora, al 26′, Real Madrid in vantaggio: cross perfetto di Carvajal, Ronaldo stacca di testa e approfitta dell’indecisione di Wellenreuther che pensa all’uscita ma resta a metà strada. Il piano tattico di Di Matteo va a farsi benedire, i suoi vanno in confusione e rischiano lo 0-2 in più di un’occasione prima dell’intervallo: Wellenreuther prima si salva in due tempi, piuttosto goffamente, su Benzema (splendido lancio di Kroos), poi salva sulla punizione di Ronaldo, centrale ma potente. Bale dà un saggio della sua potenza sulla destra (sul cross rasoterra CR7 mette a lato), ancora il Pallone d’Oro non riesce a finalizzare dopo aver superato in velocità il portiere di casa. Dulcis in fundo, l’infortunio di Huntelaar, sostituito da Platte. L’intervallo è benedetto dallo Schalke.
Tra qualche imprecisione di troppo del pasticcione Bale e le giocate sopraffine di Isco, di gran lunga il migliore in campo, gli acciacchi di Carvajal e i nervosismi di Boateng, la carta Kirchhoff giocata da Di Matteo e l’altruismo di Benzema i primi 20 minuti della ripresa non regalano emozioni. La partita si accende all’improvviso attorno al 70′, entrambe sfiorano il gol. Isco, proprio lui, conclude alto dal limite dopo la bella giocata di Bale, ma sull’altro fronte succede di tutto. Marcelo si addormenta e permette la sponda di Uchida, sul pallone si avventa Platte che ci prova di prima e colpisce una clamorosa traversa. Casillas corre a ringraziare i legni della Veltins Arena, un po’ come Pagliuca nella finale di Pasadena.
Il pubblico di Gelsenkirchen ci crede, Ancelotti risponde con Hernandez al posto di Benzema. La mossa del Chicharito, se non altro, porta fortuna al Real Madrid. Qualche secondo dopo il suo ingresso, infatti, arriva lo 0-2: Ronaldo spezza il raddoppio sull’out sinistro, serve l’accorrente Marcelo che si accentra e lascia partire un terrificante destro che si infila nel sette. Un gol fantastico che arriva nel momento migliore dello Schalke.