Real Madrid-Deportivo 2-0 – I Blancos vincono ma non convincono

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REAL MADRID-DEPORTIVO 2-0 – Un solo obiettivo: riscattare la figuraccia del Calderon! Il Real Madrid scende in campo al Bernabeu voglioso di riscattare la cocente sconfitta del derby, che ha provocato una marea di polemiche e rumors in casa Merengues. Ancelotti si affida al collaudato 4-3-3: in difesa, la coppia centrale è formata da Varane e Nacho, in attacco spazio al tridente Cristiano Ronaldo-Benzema-Bale. Sulla strada dei Campioni d’Europa, però, si presenta il Deportivo di Victor Fernandez, reduce da due vittorie consecutive e tutt’altro che voglioso di recitare la parte della vittima sacrificale. La partita, quindi, si presenta più ostica di quanto non dica la classifica, con le due squadre distanziate di ben trenta punti e undici posizioni.

PRIMO TEMPO – L’avvio di partita conferma il differente stato d’animo delle due compagini: il Real Madrid appare timido ed impacciato e rischia, per due volte, di capitolare nei primi dieci minuti; Cuenca, però, prima trova Casillas sulla sua strada e poi non inquadra lo specchio con una conclusione da fuori area. Dopo dieci minuti di impasse, il Real Madrid si scuote. Gli uomini di Ancelotti prendono in mano le redini del match e colgono due traverse nello spazio di cinque minuti, prima con Cristiano Ronaldo e poi con Bale.

Il goal è nell’aria. E al ventiquattresimo, dopo una nitida chance non concretizzata da Benzema, il Real passa in vantaggio grazie a Isco, che insacca con un bel destro a giro sul secondo palo. Il Depor reagisce ed è pericoloso con il solito Cuenca, che continua a farsi notare con alcune belle conclusioni della media distanza. Col passare dei minuti, però, il Real Madrid riesce a contenere la squadra ospite, ma non brilla certo per qualità del gioco espresso e occasioni da goal create. Solo nel finale di frazione, infatti, Cristiano Ronaldo prova a mettere sotto quadro la retroguardia ospite, brava, comunque, a contenere il calciatore lusitano.

SECONDO TEMPO – I primi minuti della ripresa sono di chiara marca biancoblu. I galiziani, infatti, si fanno preferire ai più quotati avversari e al quinto sfiorano il pareggio con Borges, autore di un sinistro al fulmicotone che si stampa sul palo. Un solo giro di lancette ed è Riera a sfiorare il goal, Casillas, però, si oppone efficacemente al colpo di testa del calciatore ospite. Il Real è in bambola, ancora in evidente stato di shock dopo una settimana di estenuanti polemiche. Ci prova CR7 su punizione, ma la conclusione non inquadra lo specchio della porta. La prima vera palla-gol del Real occorre solo al ventitreesimo: Fabricio, estremo difensore ospite,  si supera prima su Marcelo, e poi su Benzema, ed evita di subire il secondo goal.

Secondo goal, però, che il portiere galiziano è costretto ad incassare cinque minuti più tardi: Cristiano Ronaldo inventa, Benzema insacca con un bello scavetto. Nel finale, a risultato ampiamente acquisito, sale in cattedra Bale, che prima coglie la traversa con un bella conclusione di sinistro e poi, pochi minuti dopo, costringe Fabricio ad un difficile intervento. Il Real Madrid torna a vincere. Ma il cielo, in casa Blancos, non è certamente sereno. La squadra non ha offerto una prova all’altezza, rischiando, specie nella prima parte della ripresa, di farsi raggiungere sul pari dal Deportivo. Il fantasma del Calderon, quindi, aleggia ancora nello spogliatoio del Real Madrid. E cacciarlo, non sarò affatto semplice.