Athletic Bilbao-Barcellona 2-5: Messi sconsacra la Cattedrale, la vetta è a -1

Il posticipo domenicale di Liga non ha certo deluso chi pronosticava una gara ricca di gol, agonismo e intensità: sette gol alla Catédral, Messi e Neymar sempre più sulla cresta dell’onda ed un Suarez finalmente sui livelli che gli competevano l’anno scorso con la maglia del Liverpool. Il Barcellona si impone per 5-2 al San Mamés di Bilbao, a segno tutti e 3 gli assi del tridente oltre alla firma nel finale di Pedro, a coronamento di una prestazione finalmente convincente in un campo storicamente impraticabile. Con i 3 punti odierni gli uomini di Luis Enrique – che spazza via parte delle critiche e malumori sulla sua posizione – mantengono 3 lunghezze dall’Atletico e soprattutto si portano a -1 dal Real Madrid, surclassato ieri proprio dai cugini nel derby capitolino.

La gara si apre all’insegna di ritmi scoppiettanti: la bolgia del San Mamés trascina i padroni di casa che tengono botta al maggior tasso tecnico degli ospiti, su angolo primo pericolo per Bravo con Aduriz che anticipa tutti di testa ma manca il bersaglio grosso. Là davanti i tre tenori dei catalani fanno paura, fanno male in contropiede, e anche Suarez sembra cominciare ad inerirsi in un meccanismo a lui fino ad ora poco congeniale. Minuto 14, punizione da posizione favorevole, Messi calcia senza particolari pretese ma la deviazione di Laporte beffa Iraizoz e porta i blaugrana in vantaggio. I padroni di casa accusano il colpo e subiscono le offensive e lo snervante possesso palla di Xavi e co. Ancora Messi taglia come il burro la difesa basca e scodella per Suarez, l’uruguagio incorna a colpo sicuro ma trova il superbo riflesso di Iraizoz: la gioia del gol è solo rimandata, perché  – dopo una punizione di Susaeta su cui è attento Bravo – il Pistolero trova il raddoppio al minuto 26′: contropiede micidiale, Neymar trova Messi che serve Suarez il cui destro trafigge un Iraizoz stavolta non perfetto. Faticano tremendamente a risollevarsi i ragazzi di Valverde, in completa balìa del trio offensivo ospite. Alla mezz’ora altra mischia in area,Xavi e Suarez creano scompiglio, si salva in extremis Laporte. Escono dal guscio i baschi nel finale di tempo, la palla si impenna, Aduriz supera Mathieu e anticipa Bravo,stavolta è il palo il migliore amico del Barcellona. I ritmi si abbassano inevitabilmente, ma ancora blaugrana avanti, Suarez trova l’esterno della rete, Messi prova il sinistro deviato in corner per quella che è l’ultima occasione di un primo tempo da applausi.

La ripresa si apre sulla falsariga d’inizio partita: Athletic già in apnea, ospiti sempre con il piede sull’acceleratore. Valverde toglie Balenziaga per il canterano Aurtenetxe, ma la Pulce di stasera è di un altro pianeta: cross velenoso di Suarez, Messi non ci arriva per un soffio; la gara sembra ormai destinata sui binari catalani, ma al 55′ la riapre inaspettatamente Mikel Rico che sfrutta la ribattuta di Bravo su Aduriz e dimezza lo svantaggio infiammando gli spiriti fino a quel momento assopiti della Cattedrale.Il furore agonistico del San Mamés dura poco, passano soltanto tre giri di lancette ed arriva l’1-3, cross di Suarez, spaccata di Messi e autorete sfortunata di De Marcos. Non si perde d’animo Unai Gomez che scarica la sua rabbia in una rasoiata che Bravo neutralizza in scioltezza. Col passare dei minuti le energie iniziano a latitare, Messi e Neymar trovano maggiori spazi ed hanno maggiori opportunità di pungere: il brasiliano, fin qui uomo assist, trova la gioia personale firmando il quarto gol della serata con un destro a giro a coronamento dell’ennesimo contropiede orchestrato da uno straripante Messi.

Finita? Non ancora, accorcia le distanze la squadra di casa, mi doma, mai al tappeto: Muniain imbecca Aduriz che scarica un destro violento che trafigge Bravo sul suo palo. Sarà un fuoco di paglia, perché l’Athletic non ne ha più:gli ingressi di Benat e Gurpegi cambiano le carte in tavola ma non l’andamento di una gara mai veramente in discussione.  Nel finale espulsione diretta per Etxeita autore di un fallo pericoloso su Suarez, decisione severa di Mateu Laos che punisce l’intervento scomposto direttamente sull’uomo. Luis Enrique concede la standing ovation ad un sontuoso Suarez, finalmente a suo agio nel tridente, dentro Pedro, a cui bastano due minuti per timbrare il cartellino e fissare il punteggio sul definitivo 2-5: l’ex canterano sfrutta alla perfezione un assist di Sergio Busquets e appoggia facilmente in rete. La Liga è ufficialmente riaperta, l’attacco stellare del Barca si è finalmente espresso al suo massimo livello. Il Real è avvisato.

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24 anni, appassionato di sport a tutto tondo (football americano, basket, golf e ovviamente calcio), letteratura, film e auto. Dopo aver conseguito la maturità linguistica, lavoro attualmente per una multinazionale metalmeccanica, mi occupo di calcio estero per passione ed amore per il rettangolo verde.