BUNDESLIGA, SCHALKE-BORUSSIA M’GLADBACH 1-0 – Nel ricordo di Udo Lattek, grandissimo allenatore tedesco scomparso pochi giorni fa, ed ex di entrambe le squadre, si affrontano Schalke e Borussia M’Gladbach. La sfida riveste notevole importanza nella lotta per l’accesso alla prossima Champions League, obiettivo dichiarato dalle due compagini ad inizio stagione: i Knappen, sesti, accusano due punti di ritardo dai Fohlen, terzi, e contano sul fattore campo per operare il sorpasso. Di Matteo, confortato dalle ultime convincenti prove, ripropone la difesa a tre, mentre a centrocampo opta per Kirchhoff regista con Hoger e Barnetta interni; davanti, invece, Boateng gioca in appoggio di Choupo-Moting, chiamato a riscattare l’errore dal dischetto commesso contro il Bayern. Favre, invece, ripropone il “solito” 4-4-2, con Raffael in appoggio dell’unica punta Kruse e Herrmann ed Hazard pronti a far male sulle fasce.
PRIMO TEMPO – La partita inizia con dieci minuti di ritardo, a causa di una telefonata anonima che minacciava l’esplosione di un ordigno all’interno dell’Auf-Schalke Arena. Minaccia, fortunosamente, rivelatesi infondata. Avvio scoppiettante dello Schalke, che mette subito pressione ad un Gladbach decisamente timido. Il predominio Knappen viene premiato al decimo: Kirchhoff apre a destra per Boateng che, a sua volta, crossa sul primo palo per l’accorrente Barnetta, bravo a bruciare sul tempo il diretto marcatore e a freddare un immobile Sommer. I Fohlen si rendono pericolosi per la prima volta al minuto numero sedici, ma Howedes è bravissimo ad intervenire di testa sul secondo palo e ad impedire che la sfera giunga a Kruse, pronto ad insaccare al limite dell’area piccola. Lo Schalke si dimostra più lucido del Gladbach, mai realmente pericoloso e spesso in affanno quando la squadra avversaria, trascinata da un redivivo Barnetta, crea il panico con ficcanti ripartenze. A dieci minuti dal termine della prima frazione, però, i Fohlen sciupano una nitida occasione con Raffeal, che non inquadra lo specchio della porta da posizione decisamente invitante.
SECONDO TEMPO – Lo spartito in avvio di ripresa ricalca quello della seconda parte del primo tempo: Gladbach sterile padrone del campo, Schalke chiuso dietro e pronto a ripartire in contropiede. Impressionante, dopo dieci minuti, il dato del possesso palla, che premia il Borussia con uno schiacciante 70%. Al quarto d’ora, Raffael protesta per un presunto contatto in area con Nastasic, ma l’arbitro – giustamente – non concede il calcio di rigore. Altri tre giri di lancette e Favre opta per il primo cambio: fuori uno spento Kruse, dentro Traoré. L’ingresso in campo dell’ex Stoccarda dà maggior vivacità allo spento reparto offensivo ospite. Ed è proprio l’attaccante africano, ben imbeccato da Brouwers, a rendersi protagonista della prima azione pericolosa della ripresa, ma Wellenreuther non si fa cogliere impreparato e sventa la minaccia. Dopo venticinque minuti decisamente anonimi, lo Schalke si rende pericoloso sull’asse Boateng-Choupo Moting, la difesa ospite, però, sventa affannosamente la minaccia ed evita di subire il secondo goal. Assalto finale del Borussia M’Gladbach. Ma il giovane Wellenreuther compie alcuni pregevoli interventi e consente allo Schalke di portare a casa tre, preziosissimi, punti. E di agguantare, seppur momentaneamente, il terzo posto.