Il ritorno in Italia nel futuro – ormai prossimo – di Salvatore Bocchetti. E’ infatti praticamente definito il passaggio del centrale difensivo campano al Milan, con i rossoneri che lo accoglieranno in prestito fino a giugno, prima di decidere se esercitare o meno il diritto di riscatto. Domani le visite mediche.
Aspettarsi Bocchetti come panacea dei molti mali della difesa rossonera sarebbe tuttavia un grande errore. Dopo due ottime annate e mezza con la casacca del Rubin Kazan, il passaggio del ragazzo allo Spartak Mosca nel gennaio 2013 (per la tutt’altro che modica cifra di 13 milioni di euro) è coinciso con un crollo vertiginoso del rendimento dell’italiano: errori in fase di marcatura, distrazioni gravi, che ne hanno macchiato l’avventura in biancorosso.
Fino agli ultimi sei mesi, dove il campo è stato visto col binocolo. L’arrivo di Yakin ha portato malumori nello spogliatoio dello Spartak, con Bocchetti “vittima” dei capricci del tecnico elvetico: prima relegato in panchina, poi – secondo la stampa russa – addirittura fuori rosa dopo un litigio con lo stesso tecnico (Tino Costa e Shirokov altri protagonisti di quel faccia a faccia, ed entrambi prontamente ceduti dalla dirigenza).
Il bilancio è impietoso: nella stagione corrente, è sceso in campo in tre gare di RPL: lo Spartak in quelle ha subito sei reti. Al Milan potrà provare a rilanciarsi, sperando di non proseguire nel trend negativo degli ultimi mesi.
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