Partita dalle emozioni altalenanti, ma dall’esito sempre incerto, quella che ha visto fronteggiarsi stasera Liverpool e Bolton per gli ottavi di finale di FA Cup. Un pareggio che garantisce ai Trotters un ritorno al Macron Stadium che si preannuncia tutt’altro che semplice per gli uomini di Rodgers: quella giocata dagli ospiti è stata infatti una partita a viso aperto, che nonostante l’estrema sofferenza del finale, lascia più punti interrogativi per il ritorno nella contea di Greater Manchester.
Primo tempo giocato a ritmi alti da entrambe le squadre, attente però a non concedere troppo sia da una parte che dall’altra: i padroni di casa fanno fatica a rendersi pericolosi, soprattutto a causa delle numerose interdizioni (talvolta plateali), operate dagli uomini di Lennon, in particolare su Lallana. Nemmeno Sterling riesce a pungere particolarmente. La prima occasione arriva per i Reds al 14′ con un gran sinistro dalla distanza di Henderson, cui segue solo al 33′ un’altra buona chance per gli ospiti, immediatamente ridimensionati da un pericoloso tiro di Glen Johnson al termine di un’azione travolgente dei Reds in area di rigore. Sempre attento Bogdan fra i pali.
L’ingresso di Markovic nel secondo tempo dà maggiore vivacità al reparto offensivo del Liverpool: al 64′ pericolosissimo scambio in area di rigore con conclusione all’altezza del dischetto alta di poco, e poco dopo parata incredibile di Bogdan su conclusione a botta sicura di Borini, anch’esso entrato nella ripresa. L’ungherese mostra una rapidità e una prontezza incredibile, ed è lui il faro della difesa del Bolton, che nell’ultimo quarto d’ora si trasforma in un vero e proprio fortino. Verso il finale l’attacco dei padroni di casa si fa infatti serrato: all’81’ bellissima triangolazione in area di rigore con Henderson a reclamare un rigore perchè disturbato al momento del tiro, e al 91′ di nuovo Borini (buona prestazione, la sua) a provarci con un colpo di testa che finisce di pochissimo a lato. Game over. Finisce 0-0, più Liverpool che Bolton nel secondo tempo, ma l’esito del replay game non pare assolutamente scontato.
