1-1 nel primo match del gruppo D della Coppa d’Africa. Nel primo tempo vince la noia, con Gervinho e il gol guineano ad accendere le poche luci. Nella ripresa espulsione dell’attaccante della Roma(usata la moviola in campo?) e bella reazione ivoriana con pareggio di Doumbia
Pari e patta nel derby degli Elefanti, in una partita che nel complesso risulta scialba, animata da improvvise fiammate, ma carente del ritmo e dell’intensità che si attenderebbero da due nazionali che hanno nel repertorio una forte esplosività fisica, oltre che qualche freccia di notevole spessore tecnico. La favorita Costa d’Avorio è la nazionale attesa per fare la partita, ma nè la Selephanto di Hervée Renard, nè la Guinea di Emile Dussuyer prendono mai veramente in mano le redini del gioco.
Poi, a dispetto del sole lucente che illumina lo stadio di Malabo, ecco tre lampi nel buio: sono di Gervinho, l’unico nel primo tempo in grado di imprimere un cambio a un ritmo decisamente soporifero. Al 17′, il romanista riceve a trequarti, salta un rivale, il suo traversone è ribattuto e sul rimbalzo l’ex attaccante dell’Arsenal fa seguire una violenta conclusione di sinistro, ma il portiere guineano Naby Yattara si supera deviando in corner; al 29′ altro lampo di Gervinho che rompe gli argini della retroguardia degli Elefanti Nazionali, combina con Yaya Touré, ma al momento di ricevere il passaggio di ritorno è aldilà dell’ultimo difensore e quindi in fuorigioco; poi al 33′ l’attaccante della Roma semina ancora scompiglio , ricevendo al limite una verticalizzazione di Tioté, ma la difesa della Guinea respinge la minaccia.
Gli Elefanti Nazionali cercano la circolazione, rischiando qualcosa vista la grandissima capacità di giocare di rimessa degli avversari, ma è proprio la Guinea che all’improvviso trova la fiammata giusta: al 36′ Ibrahima Touré riceve sul lato corto destro dell’area ivoriana, mette il traversone, Kolo Touré respinge debole di petto e in mezzo all’area a farsi trovare pronto è Mohammed Yattara che calcia con un forte sinistro la corta respinta alle spalle di Mbogho. Un 1-0 assolutamente imprevedibile con cui si va al riposo.
GERVINHO: ESPULSIONE ALLA ZIZOU? – Nella ripresa il ritmo si alza appena un po’ di più nei primi 13 minuti, ma da noiosissima la trama del gioco diventa appena scialba. Poi al 58′ ci pensa ancora una volta Gervinho ad animare il match, anche se non certamente con una bella giocata. Il romanista a gioco fermo sferra un cazzotto al difensore Fofana. Gesto sconsiderato e corretta espulsione. Ma l’arbitro Mehdi Abid Cherif della federazione algerina esita inizialmente nell’assumere il provvedimento: il direttore di gara, come dimostra il replay, non sta osservando verso i due protagonisti del misfatto;considerando che Cherif tra l’altro non si reca dal suo secondo assistente per la consultazione di rito quando è il guardalinee a collaborare nelle decisioni disciplinari. Forse come fece Medina Cantalejo a Berlino nel 2006 con Elizondo in occasione dell’espulsione di Zidane, il quarto uomo anche in questa circostanza è stato colui che ha segnalato all’arbitro dell’incontro l’irregolarità di Gervinho rivedendo il replay? Se così fosse, l’interrogativo è ancora una volta dunque se introdurre o meno l’uso della tecnologia video anche per decisioni che vadano aldilà del gol/non gol.
La partita da quel momento conosce forse la fase più intensa. Al 62′ rischia tantissimo la Costa d’Avorio che quasi concede un rigore per fallo di Aurier proprio al limite dell’area su Conté: sulla seguente punizione insidioso l’inserimento di Constant, anticipato nell’area piccola da Gbonouo. Poi Hervée Renard al 65′ toglie Salomon Kalou e inserisce Sayid Doumbia. La mossa è azzeccatissima. Passano infatti sei minuti e al 71′ arriva il pari dell’attacante del CSKA Mosca: bel lob di Yaya Touré per Wilfried Bony, il neoacquisto del Manchester City stoppa al limite dell’area e trova nel corridoio l’inserimento di Doumbia, che col destro infila Yattara. Meritato 1-1 per la Selephanto. Al 74′ la Costa d’Avorio sembra addirittura poter clamorosamente rovesciare la situazione, ma dopo la buona percussione sulla destra di un rivitalizzato Yaya Touré, Bony non arriva alla deviazione sottomisura. Sarebbe stato eccessivo ed è giusto che finisca così.
Adesso la Costa d’Avorio è attesa sabato dal Mali(ore 17), mentre la Guinea se la vedrà col Camerun(ore 20). Entrambe le partite si giocheranno a Malabo.